Da quando Microsoft ha cessato il supporto definitivo a Windows 7, il 14 gennaio 2020, la FSF ha iniziato una campagna di “richiesta di liberazione di Windows 7“, ovvero di pubblicare l’intero codice sorgente del sistema operativo di casa Redmond come software open source.
La Free Software Foundation (FSF) è un’organizzazione senza scopi di lucro, fondata da Richard Stallman nel 1985, e si occupa di eliminare tutte le possibili restrizioni sui vari software, supportando lo sviluppo di software libero.
[bquote by=”Free Software Foundation”]Microsoft può liberare Windows. Hanno già tutti i diritti legali necessari o la forza per ottenerli. Che decidano di farlo o no dipende da loro.[/bquote]
“Vogliamo che mostrino esattamente quanto amano il software open source che menzionano nella loro pubblicità. Se davvero amano il software libero – e siamo disposti a concedere loro il beneficio del dubbio – hanno l’opportunità di mostrarlo al mondo.“
“Speriamo che non stiano soltanto sfruttando il modello di sviluppo del software libero nella maniera più superficiale e da approfittatori: usandolo come uno strumento di marketing per ingannarci e portarci a credere che gli importi della nostra libertà.”
L’ultima provocazione riguarda l’invio di un Hard Disk in modo che Microsoft possa possa caricarvi senza troppi problemi il codice sorgente di Windows 7. Si tratta ovviamente di un disco rigido già utilizzato, allo stesso modo di quello che dovrebbe fare Microsoft con il riciclo di Windows 7, pubblicandone i sorgenti.
Ovviamente non ci aspettiamo che Microsoft si decida veramente di rendere Windows 7 open source, anche se sarebbe una mossa bellissima da parte sua e la realizzazione di uno dei nostri sogni più profondi. Ma ben venga la proposta della FSF, sperando in qualche mossa da Microsoft verso un mondo sempre più open source.
Qui potete trovare l’articolo originale della FSF.