Metro, Stop alle bici sui treni | La decisione lasciare in stazione: se non la ritrovi sono affari tuoi

Stop alle e-bike pieghevoli (Canva) - systemscue.it
Da qualche giorno è stato emanato un divieto alquanto preoccupante, per tutti coloro i quali utilizzano e-bike e monopattini elettrici.
Azzerare le emissioni di agenti inquinanti è una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Poiché l’inquinamento atmosferico, causato principalmente dall’uso di combustibili fossili, sta appunto accelerando il cambiamento climatico, minacciando la salute umana.
Uno dei metodi principali per raggiungere quest’obiettivo è sicuramente la transizione verso fonti di energia rinnovabile. Come l’energia solare, eolica e idroelettrica, le quali possono sostituire petrolio e carbone, riducendo quindi drasticamente le emissioni di CO₂. Giocando un ruolo fondamentale soprattutto l’efficienza energetica, all’interno di edifici e trasporti.
Anche le industrie, da siffatto punto di vista, devono innovare, adottando tecnologie più pulite e sostenibili. Dato che, economia circolare, riciclo e riduzione degli sprechi, contribuiscono a limitare l’inquinamento.
Potendo, ogni cittadino, fare la sua parte: scegliendo mezzi di trasporto ecologici, riducendo i consumi, e adottando stili di vita sostenibili, come passi essenziali per un futuro a zero emissioni.
Il divieto entra in vigore
A partire dal 31 marzo 2025, le bici elettriche non pieghevoli non saranno più ammesse, sulla metropolitana di Londra. Decisione che, annunciata da Transport for London (TfL), è motivata dal crescente numero d’incendi causati dalle batterie di queste biciclette. Il cui episodio più recente si è infatti verificato alla stazione di Rayners Lane, dove una bici elettrica ha preso fuoco vicino a una carrozza della metropolitana. Situazioni simili le quali son accadute anche in altre stazioni, spingendo perciò i vigili del fuoco londinesi a dichiarare che, in media, ogni due giorni si verifica un incendio legato a e-bike, o monopattini elettrici.
TfL, dunque, ha esteso il divieto a tutta la sua rete, includendo Tube, Overground, DLR, e la Elizabeth Line. Anche le biciclette tradizionali convertite in elettriche, con kit di modifica, saranno vietate. Tuttavia, le e-bike pieghevoli potranno continuare a esser trasportate, poiché finora non hanno causato incidenti. Ma per far rispettare la nuova normativa, verranno intensificati i controlli: e chi infrangerà il divieto, rischierà di esser multato fino a mille sterline; o di vedersi negato l’accesso ai mezzi pubblici.

Reazioni contrastanti
La decisione è naturalmente sostenuta dal sindacato dei macchinisti Aslef, e dai vigili del fuoco di Londra, preoccupati per i rischi legati alle batterie al litio. Sebbene non manchino critiche. Giacché diversi esperti e attivisti ritengono il divieto troppo rigido, penalizzando anche chi utilizza bici elettriche sicure. Tom Fyans, CEO della London Cycling Campaign, teme infatti che questo possa disincentivare l’uso delle e-bike; mentre James Metcalfe, co-fondatore di Volt Bikes, lo considera un ostacolo al trasporto sostenibile. Sottolineando, entrambi, che il vero problema è la scarsa regolamentazione sulla vendita di kit di conversione economici e poco sicuri.
Un divieto che ha dunque sollevato dibattiti fra chi lo considera una misura necessaria per la sicurezza, e chi al contrario, lo vede come un freno alla mobilità sostenibile. Un tema che resta, insomma, aperto: perché se da un lato il rischio di incendi è reale, dall’altro servono soluzioni che non penalizzino chi usa le e-bike in modo responsabile. Motivo per cui, infatti, dal 31 marzo 2025, chi possiede una bici elettrica non pieghevole a Londra, dovrà trovare un’alternativa.