Quante volte scrollando nella home di Facebook o di Instagram, abbiamo visto un reel, un post, un feed con della musica incorporata? Sicuramente tante, ma da oggi non sarà più possibile, perché Meta non ha raggiungo l’accordo con la Siae per utilizzare la musica italiana.
Ad Ottobre 2021 Facebook Inc. ha ufficializzato il cambio di nome in Meta, per disaccoppiare l’identità aziendale dell’omonimo social network ed anche per evidenziare il passaggio a un nuovo business sulla realtà virtuale. A dichiarare ciò è Mark Zuckerberg il CEO dell’azienda.
A dare l’annuncio per il mancato accordo di licenza con la Siae è un portavoce di Meta, come egli dichiara:
“La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale”.
Presa tale decisione, la musica di brani italiani tutelati da Siae non potrà essere più presente nei post, nei reel e nelle storie di Facebook e Instagram.
La Siae ha dichiarato come la decisione presa da Meta lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. Ciò viene spiegato in una nota:
“A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti”.
La Siae di conto suo non comprende la decisione dal momento che in piena negoziazione ha dato la piena disponibilità per sottoscrivere la licenza tramite l’utilizzo di condizioni trasparenti. Infatti la stessa Società Italiana degli Autori ed Editori dichiara che ha continuato a cercare un accordo con Meta nonostante la stessa società sia sprovvista di una licenza da parte della Siae dal 1 gennaio 2023.
Il Presidente onorario della Siae Giulio Rapetti, in arte Mogol, durante la presentazione dell’album “Capolavori Nascosti” sul mancato rinnovo dell’accordo tra Siae e Meta, afferma:
“E’ una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra – ha aggiunto l’ex presidente della Siae -. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso”.
Meta afferma che hanno accordi di licenza con oltre 150 paesi del mondo e non sono riusciti a rinnovare il loro accordo con Siae. Infatti, Meta ha stretto gli accordi di licenza con partner spagnoli, francesi, tedeschi, svedesi, inglesi e turchi con i quali ha preso una decisione sul compenso uguale a quello che aveva con la Siae. La Siae dichiara come Meta cerca di sfruttare la sua posizione per ottenere risparmi danneggiando l’industria creativa italiana. In giro di due giorni , i brani di licenza della Siae non saranno disponibili per Facebook tutti i video verranno bloccati, su Instagram invece i video saranno silenziati. L’utente però può bypassare il problema scegliendo brani non coperti dalla licenza Siae.