Arriva un’altra eccellenza tutta italiana: nasce il Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale, primo in tutto il paese. Una sfida tecnologica il cui obiettivo è quello di formare nuovi ricercatori nel campo dell’IA al servizio della sanità, dell’industria e della società. Il dottorato vuole inserirsi nel flusso dell’innovazione portato dalla trasformazione digitale che sta vivendo l’Italia, sfruttando l’intelligenza artificiale nei settori produttivi e scientifici.
L’IA è ormai parte integrante della nostra vita ed è indispensabile che la ricerca sia sempre al passo coi tempi dell’innovazione. Nasce con questa premessa il Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale, voluto dall’istituto polispecialistico C.O.T di Messina e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Assieme a loro collaboreranno anche diverse università italiane, tra le quali l’ateneo della città siciliana. Il progetto vuole favorire il coordinamento della ricerca tecnologica in Italia, superando la frammentazione per competere con le varie iniziative europee e internazionali.
Il dottorato offrirà 5 diverse specializzazioni, differenziate dall’ambito di studi affrontato:
L’obiettivo del progetto è di formare 100 dottorandi all’anno, divisi tra i 5 ambiti di specializzazione. A supporto di ogni corso ci saranno altrettanti consorzi formati da varie università, oltre a quelle capofila, ed enti di ricerca. Il primo ciclo comincerà già da questo autunno e durerà fino al 2024. Il secondo, invece, partirà dal 2022 e terminerà nel 2025. In totale saranno 55 le università coinvolte. Al momento sono disponibili 225 borse di studio.
Questo progetto è il punto d’arrivo di un lungo percorso di relazione, ricerca e confronto. Ciò che caratterizza in particolare questo progetto è l’impatto diretto sul Servizio Sanitario Nazionale che punta a generare, in termini di riduzione della mobilità passiva, di valorizzazione del capitale umano, anche attraverso l’accesso reciproco di personale e gruppi di ricerca per la partecipazione alle attività, e sull’ecosistema dell’innovazione; al contempo si prevede un impatto indiretto sul sistema imprenditoriale, attraverso l’attuazione di percorsi di eccellenza nella prevenzione, diagnostico-terapeutici e riabilitativi, nelle aree tematiche che riguardano meccanismi cellulari, molecolari e genetici dei processi fisiopatologici, applicazioni della ricerca di base in ambito diagnostico preventivo e terapeutico, epidemiologia, neuroscienze, ingegneria biomedica, malattie rare e biomatematica
Flavio Corpina, consigliere delegato di C.O.T.