MBS: BCI applicate al settore della Difesa Militare
Negli ultimi anni le Brain Computer Interface (BCI) stanno avendo molto successo e tante le aziende investono in questo settore, come Neuralink di Elon Musk. Già dagli anni 2000 DARPA ha intrapreso progetti come lo studio di tecniche per il recupero della memoria successiva ad eventi traumatici, la formazione di abilità cognitive con addestramento militare e lo sviluppo di arti robotici il più reale possibile. Attualmente il Military Brain Science (MBS) è ancora in uno stadio primordiale in cui si pongono le basi per lo sviluppo. E’ proprio questo il lavoro svolto nel 2018 da alcuni scienziati cinesi, ponendo le basi per lo sviluppo futuro del MBS. Come citato nel paper stesso, l’obiettivo è esporre il concetto, il contenuto e il significato di MBS.
La MBS si basa su teorie e tecnologie della medicina, l’informatica e la scienza militare con lo scopo di studiare l’attività neuronale sviluppata durante un’attività militare e i fattori influenzanti. L’MBS non solo monitora il cervello ma studia anche tecniche protettive e riparative, nonchè del potenziamento del cervello.
Le 9 basi della MBS
Attraverso tutte le tecniche di MBS è possibile creare una nuova frontiera di guerra e ridefinire il campo di battaglia. L’MBS ridefinirà dunque le tecniche di combattimento globale, puntando molto sull’aspetto psicologico del nemico ed espandendo gli scenari di combattimento: terra, mare, spazio, informatica e cervello. MBS è anche fondamentale per la ricerca medica, lo sviluppo di arti robotici in grado di ripristinare la sensibilità tattile, le cure cerebrali e lo sviluppo delle tecniche di medicina tradizionale.
La MBS è basata sullo studio di 9 aspetti:
Curare e potenziare il cervello
Comportamento del cervello su lesioni causate da attività militari: studio del danno cerebrale in quantità e tipologia successivo a un’esplosione o esposizione a campo elettromagnetico.
Prevenzione dei danni da attività militari: sviluppare oggetti protettivi da armi elettromagnetiche, elmi anti-shockwave, tappi per le orecchie e occhiali protettivi. Si pensa inoltre di poter sviluppare degli agenti per la protezione dei nervi cerebrali.
Riparare il cervello: successivamente a una lesione è necessario intervenire subito con la neurochirurgia per poter riparare il tessuto danneggiato. Utilizzando retine rigenerative per la cecità, impianti cocleari per la sordità, protesi robotiche e la stimolazione profonda si possono risolvere problemi irrisolti dalla medicina tradizionale.
Monitoraggio delle funzioni cerebrali successivo a un trauma: utilizzare svariate tecnologie per capire l’idoneità di un militare dopo un lungo lavoro stressante e un trauma. Saranno dunque utilizzate la molecola sensibile alla tensione, la sonda nano-fluorescente, rilevamento dei marcatori nervosi, software di valutazione comportamentale e imaging cerebrale e nervoso.
Migliorare il cervello: esistono dei compiti svolti solo da personale competente che in alcune situazioni può non essere presente e tale compito è necessario svolgerlo. In questa situazione è necessario migliorare la funzionalità cerebrale del personale presente per poter svolgere tale compito. Le tecniche usate oltre alla classica stimolazione transcranica, comprendono lo studio della luce, suono, elettricità per migliorare le capacità cognitive ed inoltre farmaci inibitori di stanchezza.
Simulazione del cervello: sviluppo di chip e robot ispirati al cervello che combinano capacità visive, uditive, pensiero ed esecuzione e dotati inoltre di riconoscimento facciale e giudizio del nemico per agire opportunamente.
Armare il cervello: sviluppo di una tecnologia bidirezionale in grado di far comunicare il cervello con un esercito di robot per guidarli a distanza ed inoltre con sistemi di rilevamento radar e di comando.
Inter-ferire il cervello
Metodi per ferire il cervello: studio degli effetti dannosi al cervello dovuti da armi laser, acustiche, elettromagnetiche e ad alta esplosività. In questo modo si potranno conoscere i parametri dell’arma che portano a vari livelli traumatici fino alla morte. Questo fornirà non solo uno sviluppo delle armi ma anche una base per battaglie future.
Interferire col cervello: influenzare la mentalità, il pensiero e il processo decisionale non solo del nemico ma dell’intera popolazione. Si pensa addirittura di sviluppare tecniche in grado di indurre paura, depressione, interferire con le credenze. L’utilizzo di armi ad infrarossi per causare follia e agenti invalidanti cerebrali e nervosi.
Conseguenze del MBS
Certamente la nascita della MBS avrà delle forti ripercussioni specialmente per le tecniche più invasive di manipolazione del cervello e causare gravi danni psicologici. Sicuramente questa è solo una visione futura ma non è detto che questo sia il prospetto tecnologico per le guerre future. Esistono norme per proteggere l’uomo, tutelare la sua salute fisica e mentale e prima che queste tecniche possano essere attuate dovranno essere approvate. Questo grazie anche ai gravi danni causati dalla bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito della quale ogni tecnologia viene prima testata per evitare gravi danni e conseguenza all’uomo e all’ambiente.
L’MBS è soprattutto una scienza in grado di aiutare le persone danneggiate dalla guerra sia con la costruzione di arti robotici il più reale possibile sia con tecniche neurologiche per ricostruire danni cerebrali, moderne terapie psicologiche per superare i traumi della guerra e sopratutto con tecnologie preventive in modo che i danni siano il meno grave possibile.