L’intelligenza artificiale ha difficoltà con compiti semplici: orologi e calendari mettono in crisi le tecnologie avanzate

Calendario, ecco come mette in difficoltà l'IA (Pixabay) - SystemsCUE
L’intelligenza artificiale fa cose straordinarie eppure sembra avere difficoltà con compiti semplici: ecco perché e da cosa dipende
Sono davvero diversi coloro che hanno deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale per svolgere diversi compiti nel migliore dei modi. Ci sono addirittura alcuni che credono che l’IA sia la fonte della conoscenza assoluta e la considerano lo strumento per eccellenza da usare nella vita di tutti i giorni.
Eppure, sembra che l’IA abbia diversi problemi con compiti semplici. Infatti, sia orologi che calendari sembrerebbero avere degli effetti negativi sulle IA, anche su modelli abbastanza avanzati.
Ma come si può dire ciò? È quello che ha dimostrato un gruppo di ricercatori dell’Università di Edimburgo. Lo studio ha mostrato alcuni dei limiti maggiori dei modelli d’intelligenza artificiale usati da professionisti con una regolarità disarmante.
Qual è l’analisi fatta da questo gruppo di ricercatori? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, cercando di capire anche perché l’IA faccia così fatica con strumenti normali per gli esseri umani.
IA, ecco perché va in difficoltà
Alcune persone a causa dell’avvento dell’era digitale, non sanno leggere l’orologio analogico o hanno delle difficoltà nel farlo. A quanto pare, anche l’IA ha difficoltà di questo tipo. Uno studio dell’Università di Edimburgo ha evidenziato che alcuni dei più avanzati sistemi di intelligenza artificiale (IA) faticano a leggere l’ora sugli orologi analogici e a calcolare date nei calendari. Ma perché così tante difficoltà o complicazioni?
Ebbene, a quanto pare, le IA non riescono a interpretare in modo affidabile le posizioni delle lancette degli orologi o a rispondere correttamente a domande relative a date. I test condotti su diversi design di orologi (inclusi quelli con numeri romani e quadranti colorati) hanno mostrato che i modelli di IA ottengono il risultato corretto meno di un quarto delle volte. Anche la rimozione della lancetta dei secondi non ha migliorato la precisione. Per quanto riguarda i calendari, anche i migliori modelli hanno sbagliato circa il 20% dei calcoli sulle date.

È una cosa di cui preoccuparsi?
Questo studio dimostra come l’IA possa ancora avere margini di miglioramento. Anzi, per questa ragione non bisognerebbe prendere per oro colato tutte le loro analisi, ma si dovrebbe effettuare sempre un controllo sui risultati prodotti.
Inoltre, i membri del team che hanno effettuato i test hanno sottolineato come queste difficoltà debbano essere superate affinché l’IA possa essere integrata con successo in applicazioni reali e sensibili al tempo, come assistenti per la pianificazione, robot autonomi e strumenti per persone con disabilità visive.