L’INPS vuole i tuoi soldi indietro | Sta mandando le letterine a tutti: partita la revoca e il pignoramento

Controlla la cassetta delle lettere

L'INPS rivuole indietro i soldi (Canva) - systemscue.it

Alcuni redditi degli anni passati, son purtroppo entrato nel mirino dell’INPS. Difatti, ti conviene controllare la cassetta delle lettere.

In determinati casi, lo Stato può decidere di revocare lo stipendio a un cittadino il quale, appunto, lo percepisce. E questo, soprattutto se emergono irregolarità o violazioni delle condizioni che ne giustificano l’erogazione.

Ad esempio, per quanto riguarda i dipendenti pubblici, lo stipendio può esser difatti sospeso o revocato in caso di gravi infrazioni disciplinari, assenze ingiustificate prolungate, o condanne penali definitive.

Mentre nel caso di sussidi o forme di reddito assistenziale (come il Reddito di Cittadinanza), la revoca può avvenire se il beneficiario fornisce dichiarazioni false; non rispetta gli obblighi di attivazione lavorativa; o modifica la propria situazione economica, senza comunicarlo.

Ecco perché, in ogni situazione, la revoca non è arbitraria, bensì segue un iter legale e amministrativo ben preciso, il quale include accertamenti, notifiche, e il diritto alla difesa del cittadino.

Avvisi INPS: rischio revoca!

L’INPS ha annunciato l’invio di nuove raccomandate contenenti un chiaro avvertimento: ovvero che, in caso di mancata risposta agli obblighi annuali di comunicazione dei redditi, si rischia la revoca di pensioni e sussidi assistenziali. Come le misure riguardanti l’Assegno Sociale e le pensioni integrate al minimo, con maggiorazioni sociali. E per cui la revoca, una volta avvenuta, può render il recupero del beneficio estremamente difficile, aggravando la situazione economica dei cittadini coinvolti.

Dal canto suo, l’INPS non gestisce solo le pensioni contributive, ma anche prestazioni assistenziali come l’Assegno Sociale e l’Assegno d’inclusione, rivolte a soggetti in difficoltà economica. E mentre l’Assegno di Inclusione richiede solo il rinnovo dell’ISEE, per l’Assegno Sociale, e le pensioni con maggiorazioni, servono invece comunicazioni reddituali specifiche. Comportando, la mancata trasmissione annuale di questi dati, la perdita del diritto all’integrazione, o all’intera prestazione.

Perché proprio questi redditi?
Redditi del 2020 nel mirino (Canva) – systemscue.it

Redditi 2020, nel mirino

L’ente previdenziale ha dunque posto l’attenzione sui redditi del 2020. Per i quali, chi non ha ancora provveduto a comunicarli è ora a rischio sospensione e revoca delle prestazioni. Venendo colpiti particolarmente, i percettori dell’Assegno Sociale, che potrebbero difatti perdere l’intera somma. Al contrario di chi riceve una pensione con maggiorazioni, che potrebbe sì, vedersele eliminate, seppur mantenendo la parte base della pensione.

Per evitare la revoca, perciò, è possibile regolarizzare la propria posizione, accedendo all’area riservata del sito INPS tramite SPID, CIE o CNS. Il messaggio INPS n. 1173/2025, conferma che le comunicazioni reddituali mancanti, son ancora trasmissibili: ma è fondamentale agire tempestivamente, se non si vogliono perdere benefici economici essenziali.