Con la diffusione di Internet, la regola da tenere sempre a mente è solo una: sicurezza informatica. Ogni nostro dispositivo connesso alla rete è a rischio di attacchi di hacker che potrebbero rubare foto, documenti, password, nonché soldi attraverso alcuni virus che girano in rete. Hacker è un termine ampio, che dal punto di vista informatico può essere riassunto come un esperto capace di introdursi e intervenire su diversi sistemi informatici per modificarli e adattarli alle proprie esigenze. Non necessariamente sono “cattivi”, ma di certo possono essere molto pericolosi.
Oggi internet è un prezioso oggetto di comunicazione e informazione. Anche enti e aziende che operano per il bene delle nazioni utilizzano Internet, ed è quindi per la sicurezza del paese che bisogna migliorare la cyber security. Ci sono già stati in passato attacchi a siti internet e informazioni private di importanti organizzazioni, che hanno addirittura fatto parlare di W W W W (World Wide Web War), e ce ne saranno sicuramente in futuro. Migliorare le capacità difensive in rete di un paese è di fondamentale importanza per
la salvaguardia dei cittadini, per evitare frodi, furti di identità, sabotaggi e spionaggi. Secondo il report Global Risk 2015, solo negli Stati Uniti d’America i cyber attacchi ‘costano’ 100 miliardi di dollari ogni anno.
Dalle grandi multinazionali alle piccole aziende al singolo cittadino, il bersaglio di un hacker può essere chiunque, e in certi casi, come attacchi da parte di organizzazioni criminali o di cyber terroristi, è fondamentale difendere il cyberspace di un paese: “è necessaria una vera e propria politica di cyber security che non si confronti solo con la componente tecnica e tecnologica del problema, ma che sia in grado di coglierne gli aspetti sociali, legali ed economici.” (www.sicurezzanazionale.gov.it).
Sono hacker, questo è sicuro. Ma da che parte stanno?
Anonymous è il nome, l’avatar, di diverse persone online, di esperti informatici che operano rimanendo nell’anonimato, spesso a causa delle azioni illegali che compiono. Con questo però non significa che siano contro di noi. Loro lavorano per quello che pensano sia bene, e spesso, ma non sempre, coincide con quello che la gente vuole. I nostri dati potrebbero essere rubati da loro? Probabilmente. Ma non c’è troppo da preoccuparsi, perché questa organizzazione ha obiettivi ben più alti. Da diversi anni ormai Anonymous ha colpito varie istituzioni in diverse parti del mondo. Hanno attaccato, bloccando i siti dei governi, diverse nazioni, Italia compresa. Una tra le più grandi proteste scatenate da Anonymous è quella contro le organizzazioni statunitensi quali FBI, Dipartimento di Giustizia, Casa Bianca, alla quale hanno ‘collaborato’ più di 30mila computer.
A seguito degli ultimi attentati avvenuti a Parigi, Anonymous ha pubblicato un video in cui dichiara guerra ai terroristi dell’IS. Già adesso stanno operando per rintracciare soggetti potenzialmente pericolosi, per poi monitorarli e spiarli per capire le loro intenzioni e comunicarle a governi o enti quali CIA e FBI.
Quindi sono amici? Di preciso non si sa e probabilmente dipende dalla situazione. In ogni caso, ci ricordano che la sicurezza in rete non è mai abbastanza.