Eurostat ha stilato delle statistiche sull’utilizzo di Internet da parte dei paesi dell’Unione Europea, e quelle riguardanti l’Italia non sono per nulla rassicuranti.
L’uso di Internet, secondo il report, è cresciuto rapidamente nel corso degli anni: nel 2007 si attestava al 57% della popolazione europea, e nel 2012, al 73%. Nel 2018, invece, l’85% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni, ha usato Internet. Questa percentuale va, infatti, dal 98% in Danimarca al 65% in Bulgaria.
E l’Italia? Purtroppo l’utilizzo di Internet nel nostro paese si attesta solamente al 74%. Peggio di noi, oltre la Bulgaria, c’è la Romania con il 71% e la Grecia al 72%.
Se siete amareggiati dalle percentuali appena descritte, sappiate che ci sono dati ben peggiori. Sempre dall’Eurostat, ci arriva un ulteriore report, più raccapricciante, che mostra come vengono utilizzati i servizi offerti da Internet, dagli italiani.
L’e-mail è la base dei servizi offerti da Internet: la sua nascita risale al 1971, quando Ray Tomlinson installò su ARPANET un sistema in grado di permettere lo scambio di messaggi fra le varie postazioni. I protocolli SMTP e POP3, per l’invio e la ricezione di e-mail, nacquero ufficialmente negli anni ’80 e sono ancora oggi in utilizzo.
Nonostante tutti questi anni alle spalle, solo il 57% degli italiani online ha mandato e-mail. Il 46% ha usato i social network e il 51% ha guardato video su piattaforme a pagamento o gratuite.
Per capire quanto sconvolgente sia ciò, basti pensare che per le e-mail, in Danimarca e Olanda si va oltre il 90% di utilizzo. Mentre per i social e la fruizione video la media UE è rispettivamente del 56% e del 55%.
Anche nel segmento videogiochi online, l’Italia è abbastanza indietro. Abbiamo infatti un 20% contro una media UE del 29%, e Olanda e Danimarca che sono oltre il 40%. I dati più negativi comunque sono nelle aree vendita di beni o servizi, che si attestano sull’8%.
Poco più di 7 italiani su 10 usano Internet. Se di questi, poco meno della metà non sfrutta neanche i servizi più basici, come l’e-mail, come pensiamo che un domani possano sfruttare servizi come quelli della pubblica amministrazione online? O servizi digitali che offrono forte possibilità di risparmio?