Le eSIM sono il futuro della telefonia e Apple non vuole perdere tempo: l’iPhone del prossimo anno abbandonerà del tutto la SIM fisica. Questo è quello che è emerso dagli ultimi rumor sui progetti dell’azienda di Cupertino, riportati da MacRumors. Pochi mesi dopo l’uscita dell’iPhone 13 si pensa già al prossimo progetto della Apple, che potrebbe aprire le porte agli smartphone senza SIM.
Apple si sta preparando a lanciare un iPhone senza SIM: sono solo voci per ora, ma è molto probabile che diventino realtà. Già lo scorso febbraio uno dei leaker “storici” di Apple aveva anticipato la questione, e dopo gli ultimi rumor si è detto d’accordo con le tempistiche di rimozione del vano per la SIM fisica.
Secondo l’informatore il cambiamento dovrebbe avvenire a settembre 2022 e coinvolgerebbe il modello iPhone 15 Pro. La tempistica suggerisce però che potrebbero essere già alcuni modelli dell’iPhone 14 a dare il via alla rimozione della SIM fisica, anticipando quindi quanto riportato dai rumor. Su questo non ci sono ancora dettagli; in ogni caso, il prossimo sembra essere l’anno della svolta, a prescindere dal modello di smartphone coinvolto nel cambiamento.
Le eSIM sono già in uso in alcuni modelli di smartphone, tra i quali l’iPhone 13 e 13 Pro, che supportano fino a due SIM virtuali. La vera rivoluzione sta nel produrre un device senza possibilità di usare una card fisica, dando di fatto inizio a una nuova transizione tecnologica.
Al momento le eSIM non sono disponibili in tutto il mondo, ma solo in alcune nazioni, tra le quali l’Italia. Ciò potrebbe portare a limitare la vendita dei nuovi smartphone solo nei paesi che supportano la SIM virtuale, escludendo di fatto alcune parti del mondo. Anche se c’è ancora un anno prima del presunto cambiamento, la transizione verso le SIM digitali non sarà così immediata per tutti e potrebbe slittare in molti paesi.
Le funzionalità di una SIM senza il supporto fisico: ecco cos’è una eSIM. La card virtuale è incorporata in realtà in forma di chip nei dispositivi, ma elimina la necessità di avere un box apposito per ospitarla, togliendo spazio ad altri componenti. La SIM virtuale risolverebbe sia i problemi di spazio, sia il rischio di danneggiarla quando si cambia telefono; inoltre non saremo più limitati dal numero di slot nel device, potendo così configurare anche più di due card su uno stesso telefono.
La soluzione è molto comoda per chi necessita di avere più numeri per questioni personali o lavorative. Si potrà inoltre cambiare operatore senza dover sostituire la card, eliminando i tempi di attesa per la ricezione di una nuova SIM e snellendo di molto il processo. Una card virtuale significa anche permettere a device più piccoli di avere un numero di telefono associato: è il caso ad esempio degli smartwatch, che potrebbero diventare dei veri e propri “telefoni da polso”, senza il supporto degli smartphone.
L’uso di SIM virtuali risolverebbe anche il problema dello smaltimento di quelle fisiche. Anche se il “consumo” è diminuito, il problema del loro riciclaggio è ancora presente. Le SIM, come le schede SD e micro SD, sono considerati “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)“, quindi non gettabili nell’indifferenziata, ma portati in centri ecologici specializzati. Le card contengono dei componenti tossici per l’ambiente che le rendono non biodegradabili.
Negli ultimi anni sono state utilizzate soluzioni più “green”, come le SIM Green di TIM, in cui le materie prime provengono da materiali riciclati, diminuendo le emissioni di CO2 durante la produzione. Pur essendo un miglioramento rispetto alle vecchie card, la soluzione non risolve comunque il problema dello smaltimento e non azzera l’inquinamento.