Intervista di lavoro, se ti chiedono di fare una call lasciala fare al tuo “io digitale” | Azzecca sempre la risposta giusta

Colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro (Pixabay foto) - www.systemscue.it

Colloqui di lavoro? Ora puoi affidarti al tuo ‘io digitale’ per gestire una call perfetta e dare sempre la risposta giusta.

Hai presente quanto si parli di intelligenza artificiale ultimamente? È praticamente ovunque. Ti consiglia cosa guardare su Netflix, ti ricorda di comprare il latte e, se ci pensi, riesce persino a scrivere email per te. Insomma, ormai siamo circondati da sistemi che ci semplificano la vita. Ma una cosa è avere un assistente vocale che accende le luci, un’altra è immaginare qualcosa che capisca davvero *come* sei.

La verità è che l’AI non si ferma più ai comandi vocali. Sta iniziando a diventare qualcosa di molto più “intelligente“. Sempre più spesso si parla di modelli in grado di interagire con noi, non solo per risolvere problemi pratici, ma per imparare dalle nostre preferenze, dalle nostre risposte, addirittura dalla nostra personalità. In pratica, qualcosa che inizia ad assomigliarti.

Immagina: se fosse possibile creare una versione digitale di te stesso, una sorta di “gemello virtuale“, che pensa e agisce come faresti tu? Non parlo di una copia perfetta, ma di un’assistente che potrebbe rispondere per te, prendere decisioni o persino rappresentarti in situazioni in cui tu non puoi esserci. Ti sembra roba da fantascienza?

Beh, forse non lo è più così tanto. Negli ultimi anni, diverse tecnologie stanno lavorando per trasformare questa idea in realtà. E non stiamo parlando solo di assistenti virtuali generici, ma di qualcosa di più personale, qualcosa che si avvicina a capire chi sei davvero. Ma fermiamoci qui. Non voglio spoilerare troppo…

Cos’è un ‘io digitale’ e come funziona

Tutto inizia con una conversazione. Sì, letteralmente. Per creare una replica digitale di te, un sistema di AI ti fa delle domande: cose semplici, tipo cosa ti piace, ma anche cose più complesse, come il tuo modo di vedere il mondo. In poche ore di dialogo, l’AI raccoglie informazioni sufficienti per costruire una versione virtuale di te stesso.

Questa copia non è solo un robot che imita la tua voce. È un sistema che risponde, pensa e reagisce in modo simile a come faresti tu. Certo, non è perfetto al 100%, ma sorprendentemente ci si avvicina parecchio. Si parla addirittura di una fedeltà all’85%. Insomma, quasi un “mini-me” digitale che può svolgere alcune attività al posto tuo.

Io digitale
Io digitale (Pixabay foto) – www.systemscue.it

Quando l’AI può aiutarti davvero

Ora, immagina quanto potrebbe essere utile un sistema così in un colloquio di lavoro virtuale. Hai una call importante ma sei nervoso o incerto su come rispondere? Il tuo “io digitale” potrebbe fare il lavoro sporco per te. È programmato per rispondere in modo impeccabile, riflettendo il tuo stile e le tue preferenze.

Certo, ci sono anche delle domande da farsi: quanto questa tecnologia è etica? Quanto riflette davvero chi sei? Ma, al di là dei dubbi, una cosa è certa: siamo davanti a una rivoluzione. E presto, forse, non sarai più tu a fare certe call, ma il tuo “alter ego” virtuale. Un’idea che fa un po’ sorridere… ma che funziona.