Intelligenza artificiale, grazie ad un algoritmo potremmo prevedere alcuni fenomeni naturali

Prevedere un sisma

Come prevedere i terremoti (Pixabay) - www.systemscue.it

Riuscire a prevedere i terremoti è ancora difficile. Ma secondo l’ultimo algoritmo scoperto, prima o poi, si potrà del tutto.

La Terra è un pianeta esposto a una varietà di eventi catastrofici, che possono sconvolgerne la vita. Tra questi, i terremoti son, sicuramente, fra gli eventi più devastanti, riuscendo a provocare danni strutturali, e ingenti perdite di vite umane, spesso senza preavviso.

Le eruzioni vulcaniche (causa, anch’esse, di terremoti), sebbene meno frequenti, rappresentano un altro rischio grave. La cui capacità è quella di distruggere interi ecosistemi con forti inondazioni di lava, e piogge di materiale vulcanico (come i lapilli).

Le tempeste atmosferiche, come uragani e cicloni, persino loro, stan diventando sempre più intensi. Mettendo a dura prova le infrastrutture, e le popolazioni vulnerabili. Difatti, inondazioni, frane e tornado, possono devastare interi territori, specialmente in zone ad alta densità abitativa.

Non di meno, gli impatti di asteroidi o comete, seppur rari, costituiscono un’altrettanta minaccia potenziale, per l’intero pianeta. Pertanto, la prevenzione, e un’adeguata preparazione a eventi simili, sono essenziali per affrontarli nel migliore dei modi.

Prevedere i terremoti

La scienza, rimane limitata, nella previsione esatta dei terremoti. Eventi naturali, infatti, imprevedibili e distruttivi. Sebbene, una recente ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha individuato una correlazione fra anomalie magnetiche, e grandi terremoti. Studio in cui – pubblicato su “Remote Sensing”, e frutto di una collaborazione fra l’INGV, l’Università di Teheran, e altri enti – si son analizzati, circa, 1077 terremoti di una certa portanza. Avvenuti fra il 2014 e il 2023, nella fascia Alpino-Himalayana, una delle aree, al livello tettonico, più attive del pianeta.

In questo modo, gli scienziati hanno sviluppato un algoritmo per analizzare i dati magnetici, tratti dall’attività verificatasi fino a dieci giorni prima di ciascun sisma. I risultati preliminari, mostrano che la durata delle anomalie magnetiche è proporzionale alla magnitudo degli eventi sismici, evidenziando una possibile connessione fra le due cose: tuttavia, le variazioni osservate, non si realizzano, costantemente, per ogni terremoto, rendendo, dunque, difficile una previsione affidabile, basata esclusivamente su questi segnali.

Sarà possibile prevedere i terremoti?
Prevedere i terremoti (Pixabay) – www.systemscue.it

Le imperfezioni dell’algoritmo

Il metodo, ha dimostrato un’elevata accuratezza, nel campione analizzato, ma soffre ancora di limiti come gli infondati falsi allarmi, che scatena. Durante i test, modificando la posizione degli epicentri, non son state rilevate anomalie significative, suggerendo, quindi, una certa robustezza dell’approccio. E gli studiosi, naturalmente, intendono ora integrare queste analisi, date dall’incrocio con dati terrestri e atmosferici, per migliorare, ulteriormente, l’esattezza delle previsioni.

Seppur non siano ancora disponibili, soluzioni pratiche per prevenire i terremoti, siffatto studio rappresenta un passo avanti, nella comprensione di eventuali precursori sismici. E l’obiettivo finale è proprio quello di sviluppare strumenti utili, al fine di mitigare l’impatto degli eventi catastrofici. Fornendo previsioni più affidabili, grazie all’uso combinato di dati spaziali e geofisici.