Dopo quasi due anni trascorsi dall’inizio di una collaborazione che fece molto rumore, Intel decide di abbandonare AMD e di mettersi in proprio nella produzione di GPU integrate che possano avere performance adatte a tutti, soprattutto ai gamer. Questo è ciò che si evince dalla recente Intel Developer Conference di Tokyo. Entro gennaio quindi, Intel dismetterà gli ultimi processori Kaby Lake-G, frutto di questa collaborazione, per soffermarsi su qualcosa di più innovativo e performante.
La cosa certa per ora è che entro la metà del 2020, Intel completerà tutti gli ordini che riguardano i processori Kaby Lake-G con GPU AMD Radeon. La collaborazione era nata verso la fine del 2017, e in essa, Intel aveva visto la possibilità di offrire al mercato una soluzione performante da tutti i punti di vista, come GPU e CPU. Ma non ha riscosso il successo previsto, e ha quindi deciso di porre fine a tutto ciò. Ed è proprio per questo che ha deciso di dare vita ad un progetto di GPU integrate davvero innovativo.
La notizia del distacco da AMD non arriva in solitaria. Si era già parlato, durante l’anno, delle nuove iGPU di 11a generazione che vedevano le performance più che duplicate, e che sarebbero state utilizzate sui nuovi processori Ice Lake. E molti test sono stati fatti sul primo processore rilasciato della serie Ice Lake, l’i7-1065G7. Test che però ancora non vedono il raggiungimento dei 60FPS in FHD. Proprio per questo motivo, Intel ha affermato che le prossime GPU integrate Intel Xe Gen 12, che saranno utilizzate a bordo dei processori Tiger Lake, vedranno le prestazioni raddoppiate rispetto alle attuali iGPU.
L’obiettivo alla fine di questa strada che si sta percorrendo, vuole essere il raggiungimento dei 60FPS in FHD per tutti i titoli di eSports, o per lo meno per i più famosi. Obiettivo non ancora raggiunto con le iGPU di 11a generazione, ma che potrebbe essere raggiunto dalle nuove iGPU Xe di 12a generazione. E come se non bastasse, ci rivelano un nuovo piccolo tassello nello sviluppo di quella che sembra essere una GPU dedicata, la prima in casa Intel.
Intel accenna una prima soluzione, per queste GPU dedicate, proiettata verso i datacenter, ma nulla si può escludere. Probabilmente, dopo un primo periodo, provvederà anche a fornire soluzioni consumer, ad esempio dedicate ai gamer. La cosa che sappiamo per certa, è che l’architettura Xe supporterà il Ray Tracing. Potrebbero avvalersi nel 2020 del processo a 10 nanometri, per passare probabilmente ai 7 nanometri nel 2021. E la cosa che sembra dare conferma di questa teoria, è il tweet di Raja Koduri, in cui si vede la data di giugno 2020 e la scritta “ThinkXE” sulla targa di una Tesla.