Informatica: Ingegneria vs Scienza

Il dilemma che assale ogni appassionato d’informatica quando deve scegliere il proprio percorso di studi è sempre lo stesso: Ingegneria Informatica o Informatica? Quali sono le principali differenze? Perché scegliere l’una o l’altra?

L’informatica moderna nasce come disciplina negli ani ’50 dopo la comparsa dei primi computer elettronici durante la seconda guerra mondiale e grazie allo sviluppo della teoria della computabilità. L’ingegneria informatica invece, nasce dall’ingegneria elettronica per applicare i principi di quest’ultima e dell’informatica, alla progettazione di sistemi e alla ricerca di soluzioni per elaborare informazioni e dati.

Informatici e ingegneri informatici hanno interessi comuni: entrambi usano la matematica, la fisica e l’informatica per capire la natura delle cose. Allo stesso tempo però, hanno obiettivi contrapposti: l’informatico cerca questa compressione come fine a se stessa, mentre l’ingegnere informatico la utilizza come un mezzo per costruire dispositivi fisici.

L’Informatica come scienza:

Codice HTML. Credits: www.essaypro.com

L’obiettivo fondamentale di questa scienza applicata è l’elaborazione dell’informazione tramite lo studio di metodi algoritmici che rendano più efficienti i modi di rappresentare e trasformare i dati. L’informatica, quindi, consiste nello studio del software e non dell’hardware.

Il corso di laurea in Informatica (indicato in inglese come “Computer Science”) fa spesso parte della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e i suoi principali contenuti formativi sono orientati verso una formazione di base nel campo delle Scienze e Tecnologie Informatiche.

Un laureato di questo corso di laurea dovrà avere la capacità di gestire reti informatiche e di progettare sistemi informativi e applicazioni in ambiente Internet e Intranet. Dovrà inoltre programmare e analizzare le modalità di raccolta, trattamento e trasmissioni dei dati tramite l’uso dei calcolatori elettronici.

L’informatica come ingegneria:

Circuito elettrico. Credits: Università di Pisa

Come ogni ramo dell’ingegneria, anche quello informatico ha come obiettivo principale l’applicazione delle conoscenze scientifiche per produrre soluzioni con il fine di soddisfare richieste tecniche e materiali, generalmente per lo sviluppo e il controllo di un processo industriale tramite un opportuno sistema fisico.

Il corso di laurea in Ingegneria Informatica fa parte della facoltà di Ingegneria e può essere riconducibile a percorsi esteri più specifici come “Computer Engineering” o “Information Technology“.

Un ingegnere informatico ha il compito di analizzare e prevedere le problematiche derivanti dalla trasmissione dei dati elaborati dai colleghi informatici; e come ogni ingegnere, dovrà essere capace di ideare e realizzare soluzioni appropriate in modo veloce ed efficace. Quindi le sue competenze non si limitano solo alla creazione del software: grazie alle ottime conoscenze in ambito elettronico e delll’automazione, è in grado di progettare e gestire la componente hardware di sistemi e circuiti elettronici, dimensionare antenne e creare il software per i microprocessori.

Che percorso scegliere?

La scelta dipende dagli interessi e dalle passioni personali. Gli individui interessati alla costruzione di nuovi dispositivi e all’analisi del loro funzionamento in laboratorio potrebbero preferire la strada ingegneristica. Invece, quelli interessati alla natura dei simboli che compongono le informazioni, la creazione di algoritmi e di strutture dati, potrebbero scegliere le scienze informatiche.

 

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Heidi Garcia