In casa sei ricco e non lo sai | Sei pieno di oro, basta sapere dove guardare: divento ricco in un attimo
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Se hai questi oggetti a casa, sei ricco! (Canva) - systemscue.it
Ecco una nuova metodologia, per diventare ricchi davvero. Per mezzo, oltretutto, di oggetti che, tutti noi, abbiamo in casa.
Diventare ricchi è un obiettivo ambito da molti, sebbene, non esista un’unica strada per raggiungere il successo finanziario. Alcune persone, infatti, accumulano ricchezza attraverso il duro lavoro e la dedizione; mentre altre, sfruttano opportunità uniche, o talenti particolari.
Uno dei metodi più comuni per arricchirsi è, comunque, costruire una carriera solida, in settori redditizi, come la finanza, la tecnologia, o l’imprenditoria. Giacché, investire in sé stessi, acquisire competenze richieste, e saper cogliere le giuste occasioni, può fare davvero la differenza.
D’altronde, gli investimenti rappresentano un altro modo efficace, mediante cui incrementare il proprio patrimonio. Con azioni, immobili, criptovalute, e fondi, i quali possono generare rendite nel tempo. Soprattutto se gestiti con strategia e conoscenza del mercato.
Alcune persone, raggiungono la ricchezza, persino, attraverso innovazioni, eredità, o vincite inaspettate. Anche se, indipendentemente dal metodo, gestire saggiamente il denaro è essenziale, al fine di mantenerlo nel tempo. Magari, anche conservando qualcosa che ci potrebbe arricchire, ma di cui non siamo consapevoli.
Una ricchezza nascosta
I dispositivi elettronici, che utilizziamo quotidianamente, una volta dismessi, diventano rifiuti proprio ricchi di materiali preziosi: fra cui, l’oro. Televisori, smartphone, elettrodomestici, e computer, contengono componenti di grande valore (come metalli preziosi), i quali, spesso, vengono ignorati. Ma che, grazie a nuove tecnologie, oggi è possibile recuperare in modo più efficiente ed ecologico, dandoci un’alternativa sostenibile, all’estrazione mineraria tradizionale.
Gli esperti, stimano che una tonnellata di rifiuti elettronici, contenga una quantità d’oro, fino a dieci volte superiore, rispetto al minerale da cui vien solitamente estratto. Tuttavia, sappiamo che solo una piccola parte, di questi rifiuti, vien riciclata. Secondo il Global E-waste Monitor 2024, nel 2022, son stati generati 62 miliardi di kg di rifiuti elettronici, al livello globale; di cui, appena il 22,3%, è stato riciclato. Una tendenza in crescita, e per cui si prevede che, entro il 2030, i rifiuti elettronici raggiungeranno gli 80 milioni di tonnellate.
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Ma come estrarre l’oro, da questi dispositivi?
Fra le soluzioni più promettenti, vi sono metodi innovativi, che riducono l’uso di sostanze chimiche dannose. Per esempio, la Cornell University, ha sviluppato un sistema che utilizza l’oro recuperato, come catalizzatore per convertire la CO2 in materiali organici. Un’altra ricerca, ma svolta dall’Università Nazionale di Singapore, ha creato una spugna nano-strutturata, capace di estrarre l’oro con un’efficienza del 99,5%.
Anche l’Italia, sta fornendo un contributo significativo, mediante un team dell’ETH, di Zurigo. Che, nello specifico, ha sviluppato un aerogel derivato dal siero della ricotta, in grado di assorbire efficacemente gli ioni d’oro, dai dispositivi elettronici. Innovazioni rappresentanti, dunque, un passo avanti, verso quella che vien chiamata economia circolare.