Dopo Raspberry Pi, Chip: il computer da 8 euro

Avete bisogno di un computer che svolga funzioni essenziali di routine, ma senza spendere un botto?
Arriva sul mercato Chip, il computer da 8 euro (9 dollari circa).
Eccolo nel suo video di presentazione, pubblicato sui social pochi giorni fa:

Source: raspberrypi.org

Questa tipo di tecnologia la si deve a Raspberry Pi Foundation. Consiste in un calcolatore implementato su una sola scheda elettronica sviluppato nel Regno Unito. Raspberry Pi è stata fondata nel 2009 ma il lancio dei prodotti sul mercato è avvenuto alla fine del mese di febbraio 2012. Finora sono cinque modelli (A, B, A+, B+, 2) con prezzi che variano da 20 a 35 dollari statunitensi. Il principio originario su cui trova fondamenta la Raspberry Pi, è quello di realizzare dispositivi economici concepiti per stimolare l’insegnamento di base dell’informatica e della programmazione nelle scuole ma sembrerebbe che negli ultimi anni si stia concentrando piuttosto nella creazione di piattaforme multimediali professionali; personal computer efficienti per tutte le tasche. Da questo nuovo obiettivo nasce Chip.

Source: kickstarter.com

Chip nasce invece solo di recente. Questo microbo dell’informatica permette di navigare nel Web, vedere film e lavorare/programmare, semplicemente collegandolo a monitor e periferiche. Nella foto accanto possiamo notare le sue piccole dimensioni in rapporto ad una normale forbice da cucina. Lanciato su Kickstarter, ha raccolto il triplo della cifra richiesta ad un mese dalla fine della campagna di finanziamento. Chip integra un sistema Arm composto da cpu single core Allwinner A13 da 1 ghz e gpu Mali400. Dotato di 512 MB di ram ddr3 e 4 GB di memoria interna. Per le comunicazioni con l’esterno e con le periferiche si affida a un modulo wi-fi e uno bluetooth, mentre il segnale video è distribuito a monitor o tv attraverso un’uscita composita.

Source: kickstarter.com

Quest’ultima forse non è esattamente una soluzione comoda, ma permette di mantenere il prezzo notevolmente basso rispetto ai Raspberry. Sfrutta il sistema operativo open source, basato su Linux, che permette di eseguire pacchetti di produttività come LibreOffice e di editing audio e grafico, e poi media player, browser web e posta. Con 19 dollari in più si acquista una batteria separata per portare il computer in giro, mentre con 49 dollari aggiuntivi un touchscreen e una tastiera qwerty da agganciare a Chip e alla batteria aggiuntiva inclusi. L’arrivo sul mercato è previsto tra un anno esatto.

Insomma, Chip si prospetta competitivo nei confronti di Raspberry Pi, che giustifica costo e dimensioni più grandi con prestazioni maggiori. Raspberry inoltre, ha lanciato il pregetto Astro Pi in collaborazione con l’ESA e l’astronauta Tim Peake, per offrire agli studenti la possibilità di elaborare e codificare la propria applicazione e sperimentarne l’esecuzione su un Raspberry Pi, che sarà utilizzato sulla Stazione Spaziale Internazionale da Tim durante la sua missione.

Published by
Antonio Piazzolla