I robot imparano a cadere
Al Georgia Institute of Technology insegnano ai robot come attutire le cadute. Il loro software può evitare grossi danni agli automi
Tutti noi cadiamo, da bambini come da adulti, poveri e ricchi, di una nazionalità o di un’altra. Se i robot vogliono davvero assomigliarci, dovranno imparare a cadere anche loro.
Il ricercatore Sehoon Ha e la professoressa Karen Liu al Georgia Institute of Technology stanno sviluppando un software che insegni agli automi come comportarsi in caso di caduta. I robot infatti non sono perfetti, può capitare che qualcosa di imprevisto li sbilanci e spesso, in queste occasioni, si irrigidiscono e affrontano nel peggiore dei modi l’impatto.
In verità l’obiettivo non è assomigliare all’uomo, ma ridurre i danni a sé e agli altri. Ci stiamo avvicinando al momento in cui i robot accompagneranno gli uomini nelle faccende domestiche, oltre che nei lavori più complessi. Se l’automa cade senza sapere come comportarsi, ci potrebbero essere danni a componenti molto costosi, con necessaria riparazione della macchina. Oppure, lavorando in futuro vicino a bambini o anziani, la caduta non pianificata di un robot potrebbe ferire le persone attorno a lui.
Grazie a simulazioni e test compiuti su un piccolo umanoide, è stato sviluppato l’algoritmo che potrebbe evitare spiacevoli situazioni. Il software permette al robot di reagire in modi diversi a seconda della situazione. Una caduta dopo una lieve spinta viene attutita facendo qualche passo e atterrando con le ‘ginocchia’, mentre con una spinta più forte diventa necessario rotolare.
“Noi crediamo che i robot possano imparare come cadere in maniera sicura”. Partendo da ricerche già esistenti, è stato possibile fornire ai robot uno strumento che automaticamente determini come rallentare, calcolando la posizione e la tempistica dei punti di contatto tra sé e il terreno.
I due ricercatori avevano già studiato le cadute, anche nel mondo animale, e avevano notato come l’angolo di atterraggio è il fattore più importante. I ‘cervelli’ dei robot moderni sarebbero in grado di elaborare i movimenti esatti che permetterebbero di diminuire al massimo l’impatto durante una caduta, tuttavia l’algoritmo sviluppato fino ad ora non è ancora perfetto. Ma l’idea di Karen Liu è di migliorare il software fino a consentire ai robot di atterrare più dolcemente di un gatto.