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Hololens Microsoft ed esercito americano scendono in campo insieme

I visori Hololens Microsoft scendono i campo con l’esercito americano. Grazie ad un accordo di ben 22,8 miliardi di dollari tra la Microsoft e US army, l’azienda di Redmond fornirà all’esercito 120 mila Hololens. Il primo accordo tra Microsoft e le forze armate è avvenuto nel 2018, ma ci sono voluti più di due anni per dare il via al prodotto finale ottimizzato e altamente personalizzato per l’esercito, grazie alla tecnologia Cloud Azure.

Hololens ed esercito americano: l’accordo è stato avviato

Gli Hololens dell’esercito americano entrano nel Integrated Visual Augumentation System

Hololens Microsoft, il visore della realtà mista ora in dotazione all’esercito americano, è a metà strada fra la realtà virtuale di Oculus Rift e quella aumentata dei Google Glass. I visori rientrano nel programma Integrated Visual Augumentation System. Tale programma si pone l’obiettivo di addestrare i soldati americani immergendoli in situazioni in cui potrebbero trovarsi dal vivo. Il prototipo è dotato di una mappa di una bussola e di sensori termici che permettono di migliorare la vista notturna dei militari. I sensori miglioreranno le capacità decisionali dei militari contro avversari attuali e futuri, mentre i visori proietteranno immagini e informazioni davanti agli occhi dei soldati americani così da prepararli al meglio.

Miglioramenti nell’addestramento dell’esercito americano con gli Hololens

Hololens per l’esercito: intervengono i dipendenti Microsoft

Aiutare ad armare un esercito anche se solo per l’addestramento, però, può non piacere a tutti. Le polemiche sull’accordo fatto dall’azienda di Redmond infatti non sono mancate. La notizia di proteste da parte dei dipendenti sulle decisioni aziendali prese per i miglioramenti degli eserciti non è nuova: già nel 2018 diversi dipendenti Google si erano opposti all’accordo dell’azienda con il Dipartimento della difesa USA per quanto riguardava il progetto Marven, che prevedeva le tecnologie di cloud computing di Mountain View al servizio del Pentagono. Alcuni dipendenti della Microsoft stanno chiedendo la sospensione dell’accordo Hololens: “Non siamo qui per sviluppare armi e vogliamo avere voce in capitolo su come viene utilizzato il nostro lavoro”.

Hololens in continua evoluzione e crescita

Gli ingegneri Microsoft lavorano ai modelli Hololens dal 2016, e i modelli precedenti hanno subito forti miglioramenti nel design nell’ergonomia e nel campo visivo. I nuovi modelli consentono di avere un’interazione ancora più immersiva con i contenuti. Essi sono dotati di un angolo di visione raddoppiato con densità olografica di 47 pixel per grado. Non solo: possiedono anche un sensore Time of Flight che, grazie all’intelligenza artificiale, permette migliorare l’analisi dell’ambiente circostante. Gli ingegneri non hanno dimenticato neanche il comfort: in tal senso, è presente una vapor chamber che garantisce la dissipazione del calore, così da mantenere sempre una temperatura favorevole per i militari. I nuovi visori sono inoltre in fibra di carbonio, rendendoli molto resistenti alle sollecitazioni e leggeri allo stesso tempo.

Realtà aumentata, nuove tecnologie e settore militare in fermento

Il settore militare rappresenta il trampolino di lancio per le nuove tecnologie. Sempre più eserciti si stanno dotando di sciami di droni robot e sistemi di intelligenza artificiale. Secondo quanto affermato nel rapporto Future operating enviroment 2035, il vantaggio di un esercito su un altro si baserà sull’avere in dotazione tali tecniche e strumenti. Anche gli Hololens, quindi, potrebbero godere di un salto di qualità grazie al loro impiego per l’esercizio.

Gli Hololens Microsoft sono già utilizzati in vari settori. Fonte: Dgroove

Le stesse aziende potrebbero subire un evoluzione esponenziale, così come accaduto per Microsoft. L’azienda ha visto aumentare le sue azioni dell’1,7%: 235,77 dollari per azione al momento della chiusura del contratto governativo americano. Gli occhi sono quindi ormai puntati sugli accordi tra le aziende più tecnologiche e gli eserciti, fattore chiave per un’evoluzione e una crescita bilaterale. Per gli sviluppi, sia essi positivi che negativi, dovremo aspettare, ma una cosa è sicura: la corsa all’approvvigionamento tecnologico è iniziata!

Published by
Alessia de Musso