Innovatrice, scienziata, inventrice: Hedy Lamarr non fu solo una diva di Hollywood, ma anche e soprattutto la mente dietro la tecnologia wireless moderna. Un’intelligenza da nobel accompagnata da una bellezza da dea, che oscurò i meriti di una delle invenzioni più importanti della storia. Furba, brillante, ribelle, fece tutto il possibile per non piegarsi totalmente alla volontà di chi la vedeva solo come un oggetto da collezione: continuò a coltivare la sua passione per la matematica nonostante gli schemi in cui era rinchiusa. La sua ostinazione la portò a sviluppare un sistema di comunicazione che è alla base delle trasmissioni moderne.
Hedwig Eva Maria Kiesler nacque a Vienna il 9 Novembre del 1914. Fin da piccola si appassionò al mondo dello spettacolo e alla recitazione, e nel 1931 decise di dedicarsi interamente alla carriera di attrice. Per farlo abbandonò gli studi di ingegneria, in cui eccelleva, ma la passione per le scienze non la lasciò mai. La carriera della donna cominciò a decollare ma lo fecero anche le voci su di lei: il film Estasi in particolare creò un’aura ambigua attorno a Lamarr, che si prestò alla prima scena di nudo integrale e al primo orgasmo cinematografico. A causa di ciò rapporti con la famiglia si fecero più difficili: i genitori non approvarono quelle scene controverse che diedero luogo a indiscrezioni, accuse e censure.
Nel 1937 si trasferì a Los Angeles per seguire la sua carriera da attrice e nello stesso anno incontrò Louis B. Mayer, fondatore della metro-Goldwyn Mayer, che la fece diventare la stessa di Hollywood e la ribattezzò col nome con cui tutti la conosciamo: Hedy Lamarr. La donna ebbe diversi amori nella sua vita, ma nessuno di questi la trattò come più di un oggetto. La sua bellezza ineguagliabile era l’unica cosa degna di nota per il mondo di Hollywood, e non riuscì mai a liberarsi dei pregiudizi e delle limitazioni imposte. Questo però non impedì a Hedy Lamarr di sviluppare la tecnologia alla base della comunicazione wireless moderna.
Nel 1940, durante una delle tante feste Hollywoodiane, Lamarr conobbe il compositore George Antheil e tra i due si instaurò una profonda amicizia. Con la guerra che imperversava spesso i loro discorsi vertevano sulle armi, in particolare i siluri radio-controllati, e proprio da queste riflessioni nacque l’idea di Lamarr: interferire sui segnali radio dei comandi dei siluri modificando le frequenze di trasmissione. Ciò poteva fornire un grosso vantaggio contro i nemici, rendendogli più difficile l’individuazione delle torpedini.
La realizzazione del sistema avvenne usando l’apparato multistrumentale di Antheil, formato da pianole, pianoforti, xilofoni, timpani di rame, campanelli elettrici, flauti e un’armonica. Il sistema iniziale prevedeva l’uso di un piano-roll, un vero e proprio rotolo perforato normalmente usato per far suonare il pianoforte. L’apparato usava 88 frequenze, lo stesso numero di quelle di un pianoforte. Modificando continuamente la trasmissione delle frequenze i siluri americani sarebbero risultati invisibili ai tedeschi. I due chiamarono la loro invenzione SCS – Secret Communication System e ne depositarono il brevetto nel 1942. L’SCS verrà però utilizzato solo nel 1962: il sistema era considerato troppo ingombrante e, per di più, era mal visto perché inventato da una donna.
L’invenzione mirava a fornire un sistema di comunicazione semplice e sicura ma al contempo difficile da decifrare. Le frequenze di trasmissione tra emettitore e ricevente non erano stabili, ma venivano modificate regolarmente impedendo al nemico di captare la comunicazione e prevedere la direzione del siluro radiocomandato. Nell’idea di Lamarr e Antheil si sarebbero potuti usare i “rotoli” dei pianoforti, per cui la frequenza cambiava seguendo le perforazioni dei fogli. Le due stazioni di comunicazione andavano calibrate e sincronizzate in modo da seguire gli stessi salti di frequenza, negli stessi momenti.
Ma che cosa c’entra la tecnologia wireless con l’invenzione di Hedy Lamarr? L’SCS è alle origini del frequency-hopping spread spectrum (FHSS), la tecnica di trasmissione radio sfruttata per per aumentare la larghezza di banda di un segnale. Anche in questo caso si varia la frequenza di trasmissione a intervalli di tempo prestabili in maniera pseudocasuale. Il sistema è diventato la base della moderna tecnologia telefonica GSM perché in grado di garantire la privacy delle comunicazioni tra utenti.
L’FHSS permise l’utilizzo delle comunicazioni CDMA (code-division multiple access), il protocollo di comunicazione più usato nelle reti wireless. Inizialmente venne destinato alle reti 2G, ma con la versione W-CDMA (wideband CDMA) entrò a far parte della tecnologia 3G e nelle trasmissioni dei satelliti GPS. Oltre alla segretezza della comunicazione l’FHSS, variando periodicamente la frequenza di trasmissione, garantisce buona resistenza ai disturbi e alle interferenze.
La tecnologia è anche alla base del Bluetooth. In questo caso si usano 79 frequenze diverse nella banda compresa tra 2400 e 2584.3 MHz, “saltando” (hopping) continuamente da una all’altra. Il Bluetooth varia rapidamente frequenza: si parla di 1600 salti al secondo. I due dispositivi condividono il pattern delle frequenze ed è raro che ci sia un’interferenza da parte di un terzo device. Gli hopping patterns sono generati in maniera pseudo-randomica, così da rendere difficile l’utilizzo dello stesso schema da parte di un device esterno alla comunicazione.
Il successo dell’idea di Lamarr non arrivò nel momento giusto: il rifiuto della Marina Militare, motivato anche dal sesso e dalla provenienza dell’inventrice, gettò l’SCS nel dimenticatoio per quasi 20 anni. È solo durante gli anni ’50, infatti, che l’esercito cominciò a comprenderne il reale valore, e nel 1962 venne usato per la prima volta con il nome di CDMA. Il brevetto era scaduto da 3 anni.
Il sistema venne successivamente migliorato e declassificato per l’uso civile: negli anni ’80 l’invenzione di Lamarr ottiene un successo globale. I riconoscimenti però arrivarono solo negli anni ’90, come il premio Pioniere dell’Electronic Frontier Foundation, o il riconoscimento dell’Inventors Club of America e la medaglia Kaplan, onorificenza austriaca di grande importanza. La Giornata Mondiale dell’Inventore cade il 9 Novembre, giorno del compleanno di Lamarr. Purtroppo la donna non riuscì a godere di questi meriti: ormai anziana comunicava col mondo solo tramite un telefono e non fece più apparizioni pubbliche. Morì il 19 Gennaio del 2000.
La storia di Hedy Lamarr lascia molto amaro in bocca. I pregiudizi del passato e l’ambiente malsano di Hollywood che ha approfittato di lei hanno impedito che il mondo conoscesse a tempo debito la mente brillante che si celava dietro una delle tecnologie più importanti e usate al mondo. La matematica e attrice non abbandonò mai la sua passione per l’ingegneria ma dovette coltivarla quasi in segreto, persino chiedendo scusa a chi non accettava questo suo lato.
Secondo il mondo la sua strada doveva essere solo una. Lamarr non ha mai fatto parola delle sue ricerche e dei suoi studi durante le interviste perché sapeva che a nessuno sarebbe interessato. Se conosciamo la sua storia è per la maggior parte grazie ad articoli e documentari postumi. Il passato non si può cambiare, ma possiamo fare in modo che non succeda più niente di simile. Continuiamo a parlare di donne come lei e cominciamo a riconoscere il merito senza più pregiudizi di genere. La mente non è e non può essere incompatibile con l’aspetto fisico.