La piattaforma ufficiale per scaricare il green pass è ancora down dopo le segnalazioni del primo pomeriggio. Sebbene il sito sia raggiungibile e navigabile, la sezione dedicata al download del green pass non risponde e, come riporta il messaggio, “non è al momento disponibile”.
La storia non cambia per l’accesso sull’app mobile: la certificazione verde non è in alcun modo scaricabile. Gli utenti hanno segnalato l’impossibilità di scaricare il proprio certificato, e molti di loro si trovano impossibilitati a svolgere attività in giornata.
Una giornata difficile per il ministero che si trova a dover pensare anche al down della piattaforma per il download del green pass. Le segnalazioni sono cominciate nel primo pomeriggio e ancora adesso, nel momento in cui stiamo scrivendo, non è possibile scaricare la certificazione verde. Il problema ha colpito l’intera piattaforma e gli utenti non sono in grado di accedere neanche allo storico delle certificazioni.
L’errore che si presenta è un 500, ma non sono chiari i motivi dietro il disservizio. Il ministero non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali sulle ragioni dietro il down. Il 1500 è stato preso d’assalto dai cittadini ed è quasi impossibile parlare con un operatore.
Anche sull’app IO non è possibile accedere alla propria certificazione; qui viene visualizzato il seguente messaggio:
C’è un problema con la visualizzazione delle Certificazioni Verdi COVID-19. I tecnici della Piattaforma Nazionale del Ministero della Salute sono al lavoro per ripristinare il servizio.
Sembrerebbe quindi un incidente tecnico, ma ancora non ci sono notizie sui motivi dell’inaccessibilità del servizio. Nessun problema per chi lo aveva già scaricato in formato cartaceo o digitale: il sistema di validazione del green pass è ancora attivo e funzionante.
Tanti i disagi per chi necessita di scaricare una nuova certificazione in seguito alla seconda o terza dose di vaccino. Fortunatamente la campagna vaccinale è in stallo e la maggior parte delle persone ha una certificazione ancora valida.
Occorre attendere ulteriori notizie per capire il motivo dietro il disservizio, sperando che il sistema possa tornare in funzione il prima possibile.
Articolo in aggiornamento
Il premier Draghi ha annunciato il termine dello stato di emergenza a partire dal 31 marzo prossimo. Che cosa cambierà, quindi, in merito alle misure di contenimento della pandemia?
Il passaggio sarà sicuramente graduale e le regole saranno allentate in modo progressivo, valutando di volta in volta l’andamento dei contagi. La prima novità sarà l’abolizione dei colori delle regioni, misura che già da un po’ aveva perso la morsa sui cittadini. Grazie al successo della campagna vaccinale, infatti, per i vaccinati le regole erano rimaste le stesse.
Confermato l’aumento della capienza di stadi e palazzetti già a partire dal 1° marzo, mentre dal 10 si potrà tornare a far visita ai familiari ricoverati in ospedale. Sarà eliminata la quarantena per chi è entrato in contatto con i positivi, a patto che sia asintomatico, e le scuole non chiuderanno più in caso di episodi di positività.
Ancora obbligo di mascherine al chiuso, non è chiaro fino a quando. Dal primo aprile, inoltre, il green pass non sarà più necessario per bar e ristoranti all’aperto, mentre per la fine del mese dovrebbe essere abolito anche al chiuso. In generale, le attività all’aperto torneranno ad essere “libere”, come si verificava durante la scorsa estate.
Via la mascherina anche per spettacoli, fiere, sport e feste che si svolgono all’aperto. Novità anche per lo smart working: con la fine dello stato di emergenza il lavoro a distanza andrà accordato aziendalmente. Il comitato scientifico si riserva di proporre nuove misure nel caso di aumento di contagi.