Fino a non molto tempo fa era ancora normale scambiarsi i biglietti da visita: un piccolo cartoncino con tutte le informazioni essenziali per presentarsi professionalmente. Ora, con i mezzi digitali a nostra disposizione, il biglietto è passato di moda. Basta un sito web essenziale, un contatto (email o WhatsApp) o un profilo Instagram dedicato alla propria attività per descrivere chi siamo e cosa offriamo.
Google, forse mosso da nostalgia, prova a rilanciarli proponendo le People Card. Utili non solo lavorativamente, saranno la presentazione ufficiale del nostro profilo online e di ciò che vogliamo condividere.
Il biglietto da visita nasce in Francia nel 1700 con l’obiettivo di segnalare una visita tra nobili. Veniva usato sia per indicare che ci si era recati a casa di qualcuno senza trovarlo, sia per comunicare la volontà di volersi incontrare e di aprire le porte della propria casa al destinatario del biglietto.
Nel mondo moderno il bigliettino, di cui il galateo ha codificato forma, dimensioni e materiali, viene usato per presentarsi a qualcuno per lo più in maniera professionale. Solitamente si indicano nome e cognome (o ragione sociale e nome della ditta), mansione o titolo lavorativo e dati anagrafici, ad esempio indirizzo e recapito telefonico.
Nell’era digitale i biglietti sono ormai caduti in disuso, avendo a disposizione mezzi più diretti per comunicare i propri dati. Google prova però a rilanciarli proponendo le People Card, dei biglietti virtuali compilabili con tutte e sole le informazioni che vogliamo condividere con gli altri.
Qual è l’utilità delle card? La loro funzione, se utilizzata correttamente, è estremamente utile: attualmente quando si ricerca una persona su Google si trovano i diversi profili social che sono però da visionare e contattare uno per uno. Le card sono indicizzate da Google e saranno il primo risultato che si otterrà effettuando una ricerca. Nella card ci saranno tutte le informazioni pubbliche che la persona ha deciso di condividere e tramite le quali desidera essere contattata. Ovviamente si potranno aggiungere anche i link ai profili social.
La feature è già stata rilasciata, ma è disponibile soltanto per l’India e in lingua inglese. La scelta di questa nazione come tester è da ricercare nell’interesse da parte della popolazione di cercare i nomi direttamente sul motore di ricerca e non nei diversi social.
Per aggiungere la propria card è sufficiente loggarsi nell’account Google e cercare il proprio nome. Apparirà un’opzione chiamata “Aggiungimi alla ricerca” che aprirà un form e permetterà di inserire una piccola biografia, una foto e diverse informazioni personali e professionali.
Questo aiuterà a raccogliere in maniera ordinata tutte le informazioni e i link ai profili social di una persona, mantenendoli in un unico punto. Più dati saranno inseriti, più facile sarà trovare una persona e contattarla.
Per limitare il rischio di profili falsi e spam sarà possibile creare soltanto una card per account Google, e si potranno segnalare le card ritenute false. In ogni momento sarà possibile eliminare la propria card da Google.