Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha designato Giuliano Amato come presidente della commissione dedicata agli algoritmi. Egli avrà il compito di condurre un’analisi dettagliata sull’impatto dell’intelligenza artificiale nell’industria editoriale. Si esamineranno sia il profilo politico di questo eminente personaggio che i potenziali effetti dell’implementazione dell’intelligenza artificiale sul mercato editoriale.
Giuliano Amato è un influente politico italiano, nato il 13 maggio 1938 a Torino. La sua lunga e illustre carriera politica in Italia lo ha reso uno dei pilastri della scena politica italiana dagli anni ’80 in poi. Amato ha fatto parte del Partito Socialista Italiano (PSI) e successivamente del Partito Democratico della Sinistra (PDS), che in seguito ha convergito nel Partito Democratico (PD).
Ha ricoperto diverse cariche di rilievo all’interno del governo italiano, tra cui quelle di Ministro del Tesoro e Ministro dell’Interno. È stato anche Presidente del Consiglio dei Ministri per due mandati non consecutivi: il primo dall’anno 1992 al 1993, in un periodo particolarmente cruciale della politica italiana, e il secondo dal 2000 al 2001.
Amato è noto per la sua abilità nell’affrontare situazioni politiche complesse, come la crisi del primo governo Berlusconi nel 1994 e la gestione dell’introduzione dell’Euro come valuta unica in Italia. Oltre alla sua carriera politica, Amato ha arricchito il panorama accademico come professore di Diritto Costituzionale, apportando un contributo significativo alla letteratura giuridica italiana.
L’intelligenza artificiale (IA) ha avuto un impatto significativo nel settore dell’editoria in diversi modi:
Gli algoritmi di generazione del linguaggio, simili a quelli utilizzati in questa risposta, consentono di creare articoli, notizie, recensioni e altri contenuti in modo efficiente. Questo non solo incrementa l’efficienza, ma riduce anche i costi legati alla produzione di contenuti. Grazie all’IA, è possibile analizzare i dati dei lettori e suggerire contenuti personalizzati basati sulle loro preferenze. Ciò non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma aumenta anche l’engagement.
Le tecnologie di traduzione automatica consentono alle case editrici di localizzare i contenuti in diverse lingue in modo rapido ed efficiente, aprendo nuove opportunità di mercato. L’IA analizza grandi quantità di dati per identificare tendenze, argomenti popolari e interessi specifici. Questo strumento è prezioso per comprendere meglio il pubblico e fornire contenuti rilevanti. Strumenti basati sull’IA aiutano a individuare e correggere errori grammaticali e stilistici nei testi, garantendo una qualità elevata. L’IA identifica notizie false o contenuti di bassa qualità, contribuendo a preservare l’integrità dell’editoria e garantendo informazioni affidabili.
Giuliano Amato, incaricato dal governo, sarà responsabile di elaborare una relazione destinata all’esecutivo, la quale terrà conto delle opinioni espresse da Fnsi, Odg Nazionale, Fieg, nonché dalle Segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, oltre a coinvolgere altri rilevanti stakeholder. L’avvio dei lavori è programmato per il 24 ottobre e l’obiettivo è di concludere l’elaborazione nel minor tempo possibile, per permettere all’esecutivo di affrontare i confronti europei e internazionali armato di una solida relazione di supporto.
Nella sua missione, Amato sarà affiancato da un team principalmente composto da accademici universitari, al quale si aggiungono tre esperti specializzati nel campo: Francesco Bonchi, Direttore della ricerca presso Centai (Centro per l’Intelligenza Artificiale); Giuseppe De Pietro, Direttore dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Cnr, nonché presidente della fondazione Future Artificial Intelligence Research (Fair), che coordina il partenariato nazionale sull’Intelligenza Artificiale; infine, Roberto Sommella, esperto di editoria, contribuirà con la sua competenza al processo.
In Inghilterra, il ruolo analogo a quello di Giuliano Amato è ricoperto dal Professore Ian Hogarth. Nominato dal Governo del Regno Unito, egli presiede la Foundation Model Taskforce, incaricata di guidare la cruciale ricerca sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, nell’ambito della promozione dello sviluppo affidabile e sicuro dei Foundation Models. Il Prof. Hogarth rappresenta una delle principali autorità nel campo dell’intelligenza artificiale ed è anche il fondatore della start-up Songkick, finanziata dal fondo di venture capital Plural.
Credits immagine di copertina – Corte Costituzionale