Se si pensa a Microsoft, non possiamo non immaginare il grande colosso opposto al mondo, indipendente, contrario all’oscurantismo informatico e sostenitore della condivisone della conoscenza, che conosciamo come open source. Beh, quei tempi sono ormai superati: l’azienda non solo fa parte della Linux Foundation ma è anche sostenitrice di molti progetti open source. La svolta, però, l’ha fatta nelle ultime ore quando ha annunciato l’acquisizione di GitHub, uno fra i più noti servizi di hosting per progetti di sviluppo software.
GitHub conta su una comunità di 28 milioni di specialisti e un “reponsority” (deposito) da 85 milioni di righe di codice. Il servizio è principalmente utilizzato dagli sviluppatori software che possono caricare i propri programmi e renderli scaricabili dai membri della community. Questi ultimi possono interagire con lo sviluppatore tramite un sistema di issue tracking, pull request e commenti che permette di migliorare il codice, risolvendo i bug o aggiungendo funzionalità.
Sembrerebbe il servizio perfetto per fare il colpo grosso, invece non è stato così. Da anni GitHub non produce profitti adeguati: gli account a pagamento da 7 a massimo 21 dollari al mese sono stati insufficienti, quindi hanno optato per la strada offerta da Microsoft piuttosto che rischiare uno sbarco in Borsa. Fatto decisivo è stata la proposta da 7,5 miliardi di Microsoft, di gran lunga superiore ai 2,5 miliardi per cui era stata valutata GitHub nel 2015.
Il fondatore della piattaforma leader, Chris Wanstrath, ha detto che “il futuro dello sviluppo di software è brillante”. L’attenzione di Microsoft nei confronti degli sviluppatori “si allinea perfettamente alla nostra, e la sua dimensione, i suoi strumenti e il cloud globale avranno un ruolo enorme nel rendere GitHub ancora più di valore per gli sviluppatori ovunque”.
L’operazione è stata confermata nelle ultime ore, e tramite TechCrunch è stata diffusa la notizia della designazione di Nat Friedman, ex AD di Xamarin, come nuovo AD di GitHub. Microsoft ha precisato che i risultati finanziari di GitHub compariranno nel segmento intelligent cloud e che il passaggio dovrebbe essere completato entro la fine del 2018
In un comunicato, l’AD del colosso informatico, Satya Nadella, ha spiegato che:
“(…) unendo le forze con GitHub, rafforziamo il nostro impegno verso gli sviluppatori per la libertà, l’apertura e l’innovazione”. GitHub opererà indipendentemente per fornire una piattaforma aperta a tutti gli sviluppatori in tutte le industrie”.
Non sono tardate le voci che affermano che molti sviluppatori stiano valutando l’opportunità di lasciare il progetto. GitHub, infatti, è un’implementazione di un sistema di controllo versione distribuito che permette di tenere traccia delle modifiche e delle versioni apportate al codice sorgente del software, senza la necessità di dover utilizzare un server centrale.
Questo sistema di controllo è specificamente Git, creato da Linus Torvalds nel 2005, che nacque per essere un semplice strumento per facilitare lo sviluppo del kernel Linux ed è diventato uno degli strumenti di controllo versione più diffusi. Le incursioni di Microsoft in uno strumento del genere, a quanto pare, non sono state molto gradite dai programmatori più affezionati al mondo open source.