Frigorifero, stai combinando un casino assurdo | Se lo tieni così butti via un botto di cibo e spendi il triplo in bolletta

Se lo tieni così butti via un botto di cibo (pexels.com) - www.systemcue.it
Il frigorifero è un elettrodomestico indispensabile nelle case di molti, eppure spesso si ignora il corretto funzionamento.
Colpisce sapere che numerosi italiani non sono consapevoli che il loro frigorifero non sta raffreddando in modo adeguato, compromettendo così la conservazione degli alimenti e, di conseguenza, la sicurezza alimentare.
Questa problematica diventa ancora più grave durante i mesi estivi, quando le temperature interne possono superare i livelli consigliati, creando diversi disagi.
Anche se gli esperti ne parlano, come rilevato da Il Fatto Alimentare, in pochi si rendono conto delle conseguenze di un frigorifero che non rispetta le tipiche regole di gestione.
La temperatura ideale per mantenere freschi gli alimenti è particolarmente fredda; eppure, in molte cucine italiane, i frigoriferi superano questa soglia, causando un rapido deterioramento dei cibi.
Il problema temperatura
Un’indagine condotta da Il Fatto Alimentare nel 2012 ha mostrato che la temperatura media degli frigoriferi italiani era di 7,2°C, con picchi di 8°C nelle portiere, un luogo in cui si conservano alimenti delicati come latte e uova. Tuttavia, dati più recenti del 2022 rivelano un ulteriore peggioramento: la temperatura media è salita a 7,4°C e oltre il 30% dei frigoriferi analizzati superava i 7°C, con alcuni che addirittura raggiungevano 12°C. La temperatura ideale sarebbe in realtà di 4°C.
Una delle cause principali di questo problema è la mancanza di un termometro interno, uno strumento che consentirebbe agli utenti di monitorare con precisione la temperatura. Pur avendo un costo contenuto, che rappresenterebbe un’aggiunta economica per i produttori, nessuno dei principali marchi, tra cui Bosch, Siemens, LG o Whirlpool, lo include fra gli accessori. Le risposte delle aziende a questa criticità sono vaghe e non affrontano il problema in modo efficace. Di conseguenza, le famiglie italiane si trovano impossibilitate a tenere sotto controllo la temperatura interna dei loro frigoriferi, ignare dei rischi a cui sono esposte.

Cosa prevede la normativa
La mancanza di un monitoraggio preciso della temperatura è ancor più preoccupante in relazione alla normativa europea (Regolamento 1060/2010), che stabilisce che la temperatura media di un frigorifero domestico non deve superare 5°C per la conservazione degli alimenti freschi. Tuttavia, come riportato da Il Fatto Alimentare, la maggior parte dei frigoriferi italiani non rispetta nemmeno questa soglia.
Di conseguenza, prodotti freschi come carne, pesce, latticini e verdure rischiano di deteriorarsi ben prima della data di scadenza indicata sulla confezione. Inoltre, la sicurezza alimentare è seriamente compromessa: una temperatura eccessivamente alta favorisce la proliferazione batterica, aumentando il rischio di malattie alimentari.