FISCO, la causale del bonifico te lo tiene lontano | Se la ometti o la sbagli sono cavoli amari: non ci sarà scusa che tenga

Inserisci sempre la causale del bonifico (Canva) - systemscue.it
A volte, dover spiegare le motivazioni dei propri movimenti di denaro, può dar fastidio: ma in questo caso, ti salva da problemi futuri.
Versare del denaro, oggi, è un’operazione semplice e accessibile, grazie alla varietà di strumenti disponibili. E che si tratti di inviare soldi a un amico, pagare un servizio, o effettuare esclusivamente un trasferimento bancario, esistono metodi adatti a ogni esigenza.
Fra i canali più comuni, troviamo i bonifici bancari, sia online che allo sportello. I quali consentono appunto di trasferire somme in modo sicuro, fra conti correnti anche internazionali, con tempi e costi variabili in base al tipo di bonifico.
Altre modalità, includono i servizi digitali e le app di pagamento, come PayPal, Satispay, o le app delle banche. Strumenti che offrono, nello specifico, praticità, velocità, e la possibilità di inviare denaro anche solo con il numero di telefono, o l’e-mail del destinatario.
Essendo, dunque, importante scegliere il metodo più adatto al contesto, valutando sicurezza, costi, e i tempi di accredito dello stesso.
Il bonifico, qualcosa da non sottovalutare
Effettuare un bonifico, può sembrare un’operazione di routine, ma ricordati che una causale poco chiara o assente, può trasformarlo in un potenziale problema fiscale. Potendo infatti, l’Agenzia delle Entrate, interpretare in modo sfavorevole un trasferimento di denaro non adeguatamente giustificato. Motivo per cui, devi quindi conoscere assolutamente le corrette diciture da utilizzare, per ogni situazione.
Non a caso, il timore non è purtroppo infondato: poiché bonifici senza spiegazioni possono esser davvero considerati reddito non dichiarato, scatenando in tal modo controlli o accertamenti, da parte del Fisco.

L’importanza della causale
Anche se non obbligatoria per legge, la causale ha pertanto un valore probatorio. Poiché la Cassazione, con l’ordinanza n. 16850/2024, ha ribadito che movimenti bancari non giustificati, possono dar luogo a verifiche fiscali. Ragion per cui è quindi fondamentale, descrivere con chiarezza lo scopo del trasferimento, così da evitare, appunto, equivoci.
E per tutelarsi, basta difatti indicare una motivazione precisa. Come: in caso di prestiti tra familiari, si consiglia ad esempio “prestito infruttifero tra privati”; per affitti, pagamenti o bonus edilizi, invece, servono diciture dettagliate; e se richiesto, un “bonifico parlante”. Insomma, una buona causale è uno scudo contro eventuali problemi futuri.