Finalmente puoi detrarre tutti i soldi che paghi in un anno | Gli affitti adesso non fanno più paura: te li restituiscono tutti

Ecco come detrarre i soldi degli affitti (Canva-Depositphotos foto) - www.systemscue.it
Manna dal cielo per i contribuenti. Un’allentata decisiva anche sugli affitti. Scopri come puoi evitare le sempre più pesanti spese
Nelle ultime stagioni abbiamo assistito al raggiungimento di cifre folli relative agli affitti. Questo fenomeno è strettamente legato tanto a motivi economici, quando immobiliari.
Soprattutto perché la domanda si è alzata a dismisura, ma i richiedenti sono costretti a fare i conti con un’offerta in svariati casi addirittura misera, come avviene nei grandi centri urbani della Penisola.
Sono sempre più i professionisti che sono costretti a spostarsi per motivi di lavoro, così come gli studenti che hanno necessità di compiere i propri studi in un centro diverso, magari lontano centinaia o anche solo decine di chilometri da casa propria.
Inoltre, i locatori si trovano costretti a sostenere spese correlate al condominio, alla manutenzione, ma anche alle tasse, cercando di recuperare gli imponenti costi con l’aumento del canone di locazione.
Ecco come puoi liberarti dei dilapidanti costi
Usufruendo del modello 730/2025 c’è la possibilità di detrarre anche soldi dell’affitto; questo perché il Fisco, coprendo le spese di locazione precedentemente sostenute, garantisce al contribuente un rimborso IRPEF, sino alla cifra limite pari a 2.000 euro. Questa possibilità, tuttavia, viene riconosciuta soltanto agli inquilini che hanno stipulato contratti di locazione esclusivamente per immobili che figurano come abitazioni principali. La detrazione per l’affitto deve essere indicata all’interno della sezione V del Quadro E all’interno del modello 730/2025. Esistono differenti possibili tipologie di agevolazioni, che non risultano essere cumulabili.
Tuttavia, se durante il corso dell’anno il contribuente riscontra situazioni differenti ha piena facoltà di beneficiare di detrazioni diverse tra loro; oltre ciò, sarà piena libertà dello stesso eleggere la tipologia o le tipologie più consone e vantaggiose per la propria specifica situazione. Le differenti possibilità sono: la detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale, la detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale, la detrazione per i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro o per gli studenti universitari fuorisede.

La procedura e i requisiti specifici
Nel caso della detrazione dell’affitto riconosciuta agli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale, dunque la prima casa, bisognerà prestare attenzione ed indicarla nel rigo E71 del modello 730, inserendo il codice 1. Tale detrazione spetta in misura forfettaria sulla basa della durata della locazione. L’importo è pari a 300 euro se il reddito complessivo non supera il limite massimo d’importo di 15.493,71 euro, oppure pari a 150 euro se il reddito complessivo risulta essere superiore al medesimo limite, ma non a 30,987,41 euro.
La detrazione affitto viene suddivisa sulla base dei contestatari del contratto di locazione e nel caso in cui la medesima dovesse risultare incapiente, questa verrà riconosciuta sottoforma di credito d’imposta, risultando a titolo di rimborso fiscale. In questa specifica circostanza, esistono una serie di documenti che devono necessariamente essere conservati, in modo tale da poterli presentare per beneficiare della detrazione. Questi sono il contratto di locazione, che dovrà risultare regolarmente registrato, oltre ad un’autocertificazione, volta a confermare che il suddetto immobile viene utilizzato come abitazione principale. A scriverlo è Informazione Fiscale.