ESA, scoperta da pelle d’oca: decifrato ufficialmente il primo messaggio extraterrestre | Viene da Marte
L’Agenzia Spaziale Europea svela il contenuto del primo segnale alieno? Vediamo quanto c’è di vero in questa novità.
Marte ha sempre occupato un posto speciale nell’immaginario collettivo, come un mistero da svelare e un obiettivo ambizioso per l’Umanità. Il Pianeta Rosso, con il suo colore distintivo e la sua vicinanza alla Terra, ha alimentato secoli di storie, miti e congetture, dai racconti antichi alle moderne esplorazioni spaziali.
Nell’epoca della fantascienza, Marte ha assunto un’aura di mondo abitabile o persino popolato da esseri alieni, come suggerito dai romanzi di H.G. Wells e Edgar Rice Burroughs. La possibilità di vita su Marte ha affascinato generazioni, trasformando il pianeta in una cornice ideale per storie di avventure e mistero tra civiltà sconosciute.
Con l’avanzamento delle scoperte scientifiche, Marte è diventato anche il simbolo delle ambizioni umane nello Spazio. Le missioni e le esplorazioni di sonde e rover, come Curiosity e Perseverance, hanno acceso la curiosità pubblica e ispirato sogni di colonizzazione.
Oggi, Marte rappresenta un mix di scienza e immaginazione: da un lato, un pianeta da conquistare, dall’altro, uno specchio delle nostre aspirazioni e paure. Quanto c’è di vero negli ultimi segnali che sono arrivati all’ESA?
Le ultime missioni su Marte
Le missioni su Marte si sono intensificate. La missione della NASA, Mars 2020, ha lanciato il rover Perseverance, che è atterrato con successo nel cratere Jezero nel 2021. Perseverance è equipaggiato con strumenti avanzati per cercare segni di vita microbica passata, raccogliere campioni di suolo e roccia, e analizzare la chimica marziana.
Anche l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia spaziale russa Roscosmos stanno collaborando alla missione ExoMars. Questa missione, divisa in due fasi, ha già mandato in orbita un satellite, il Trace Gas Orbiter, che analizza i gas dell’atmosfera marziana. La seconda fase prevede l’invio del rover Rosalind Franklin, con un trapano per perforare fino a due metri sotto la superficie.
Cosa è successo
Un segnale misterioso sarebbe stato inviato da Marte: puntini bianchi disposti in cinque gruppi su uno sfondo nero. Questo schema, decodificato dopo un anno di sforzi da Ken e Keli Chaffin, una coppia padre-figlia, rappresentava cinque amminoacidi, i mattoni della vita. L’immagine è stata trasmessa il 7 giugno 2024 come parte del progetto artistico “A Sign in Space” ideato dall’artista Daniela de Paulis.
Il segnale è stato inviato dall’ExoMars Trace Gas Orbiter dell’ESA, e l’enigma cosmico ha coinvolto circa 5000 scienziati cittadini che, lavorando insieme online, sono riusciti a estrarre il segnale dai dati radio iniziali in soli dieci giorni. De Paulis, supportata da astronomi e informatici del SETI Institute, dell’ESA e del Green Bank Observatory, ha visto questo progetto come un’opportunità per esplorare la risposta umana a un possibile segnale extraterrestre.