DRAGON, il drone che cambia forma in volo
Ragni, farfalle, proboscidi, pipistrelli, e chi più ne ha più ne metta. Il mondo dei droni e della robotica ne ha creati di animali, ognuno in grado di rispondere a esigenze specifiche. Che cosa pensereste se vi dicessimo che adesso c’è anche un drago volante?
Il JSK Lab di Tokyo ha da poco reso nota la sua ultima creazione: un drone-drago in grado di modificare la sua forma in aria. Curiosi?
D.R.A.G.O.N.
Il nome del drone non si riferisce soltanto alle sue caratteristiche, ma è prima di tutto un acronimo complesso. Il Dual-rotor embedded multilink Robot with the Ability of multi-deGree-of-freedom aerial transformatiON è stato realizzato da un gruppo di ricercatori di Tokyo, che gli hanno donato la capacità di muoversi in volo.
Il robot è composto da diversi piccoli droni, che riescono a librarsi in aria grazie a delle ventole. Il tempo di volo, al momento, è di 3 minuti, ed è stato utilizzato il dev kit Intel Euclid con processore Quad-Core. Questo costituisce il suo “sistema percettivo”, per adattarsi all’ambiente circostante.
Il drone è in grado di cambiare forma in un quadrato, un tondo, un serpente, ma può anche decidere autonomamente una nuova forma da assumere a seconda dello spazio in cui si sta muovendo.
L’evoluzione di DRAGON
Il drone rappresenta sicuramente un’importante novità nel settore della robotica. Anche se al momento non è stato definito il suo scopo, esso potrebbe essere molto utile nel mondo dell’industria, ma anche in quello del salvataggio. Essendo in grado di infilarsi in spazi angusti, infatti, potrebbe essere un supporto fondamentale per i soccorritori, in caso di disastri.
Il robot infatti non solo vola, ma è anche in grado di “strisciare” per terra. Questo gli permette di adattare la sua forma per raggiungere punti difficili nelle operazioni di ricerca. In future versioni potrebbe essere in grado di sollevare detriti e resti.
I ricercatori guardano già al futuro, pensando a un DRAGON in grado di agire come una mano volante, in grado di interagire con gli oggetti, muoverli e addirittura afferrarli. Le parole di Moju Zhao, un professore associato dell’Università di Tokyo, non lasciano dubbi sull’impegno: “Ci sposteremo verso un design con gambe, così che il robot possa anche camminare. Il nostro sogno sarebbe di creare un umanoide volante. Come Iron Man, ma senza equipaggio!“.