Dopo i danni Google corre ai ripari | Sarà l’Intelligenza Artificiale a salvarci tutti dalle truffe, ma siamo sicuri che nessuno ci toccherà?

Google e protezione (Depositphotos foto)

Google e protezione (Depositphotos foto) - www.systemscue.it

Google scommette sull’AI per bloccare le frodi online: nuove tecnologie, milioni di truffe fermate e una domanda che resta aperta.

Negli ultimi anni ci siamo abituati a vivere quasi tutto online. Dallo shopping alle news, persino i rapporti sociali si muovono a colpi di click. Ma insieme a tutte queste comodità, è arrivato anche un bel carico di problemi. Le truffe digitali, per dirne una, sono diventate sempre più difficili da riconoscere. A volte sembrano quasi indistinguibili dalla realtà.

E quando i raggiri iniziano a farsi spazio anche negli spazi pubblicitari – quelli che dovrebbero essere regolati, controllati – è chiaro che qualcosa non torna. L’advertising online non è più quel luogo sicuro in cui le aziende comunicano con i clienti. C’è chi lo usa per ingannare, manipolare, sfruttare le falle di un sistema che, evidentemente, non è ancora perfetto.

La domanda che ci si fa, allora, è: di chi è la responsabilità? Tocca agli utenti accorgersene? Alle aziende segnalare? Oppure sono le piattaforme stesse a dover fare da filtro? La verità è che la fiducia in questi strumenti si sta logorando. E serve qualcosa – o qualcuno – che riesca a rimettere ordine.

Ecco, in questo vuoto si inserisce una tecnologia che ormai conosciamo bene: l’intelligenza artificiale. Non solo chatbot o suggerimenti personalizzati: qui parliamo di algoritmi addestrati per riconoscere minacce in tempo reale, e bloccarle prima che possano fare danni. Ma… ehi, ci possiamo fidare?

Ai e sicurezza: chi ferma gli imbrogli prima che inizino

Nel Google Ads Safety Report 2024, come riportato da Hdblog, la compagnia californiana mette sul tavolo numeri piuttosto forti. Solo nel corso dell’ultimo anno, grazie a una cinquantina di aggiornamenti ai suoi modelli linguistici (cioè gli strumenti che capiscono e analizzano i contenuti), sono riusciti a bloccare 5,1 miliardi di annunci fasulli e a sospendere 39,2 milioni di account sospetti. Spesso addirittura prima che questi riuscissero a pubblicare qualcosa.

Gran parte del merito va ai sistemi di AI, ormai in grado di fare scelte autonome nella moderazione dei contenuti. Per capirci, il 97% delle revisioni su 1,3 miliardi di pagine è stato fatto direttamente dall’intelligenza artificiale. Risultato? Revisioni più veloci, meno margine d’errore, e maggiore protezione per tutti. Cioè, quasi tutti. Ma non è finita qui.

Hacker all'opera (Pexels foto)
Hacker all’opera (Pexels foto) – www.systemscue.it

Altre azioni importanti

Google non si è fermata agli annunci fake. C’è un team di oltre 100 esperti che lavora solo per intercettare i deepfake pubblicitari – quelli che imitano i volti di personaggi famosi per dare credibilità a truffe. Hanno chiuso 700.000 profili fraudolenti e il numero delle segnalazioni è crollato del 90%. Niente male, anche se la sensazione è che la corsa non sia finita.

Poi c’è la questione politica, che nel 2024 pesa parecchio. Google ha certificato 8.900 inserzionisti elettorali e ne ha bloccati oltre 10 milioni non autorizzati. E per la prima volta ha imposto che i contenuti creati con l’AI nelle campagne vengano segnalati chiaramente. Almeno così chi guarda sa con che tipo di contenuto ha a che fare. Forse è un piccolo passo, ma… è qualcosa.