Dietrofront Netflix: rimosso blocco password condivise
Vi avevamo parlato di recente delle nuove politiche di blocco delle password condivise e come sarebbero avvenuti i controlli. Ora Netflix fa dietrofront su quanto ha annunciato, cercando di fugare ogni dubbio ed evitare confusioni. Che comunque rimangono, in quanto per ora la società non ha ancora finito di rivedere i propri piani per le condivisioni degli account.
Il dietrofront di Netflix tra errori e incomprensioni
L’equivoco pare sia nato da alcune direttive introdotte in determinati paesi dell’America Latina. Netflix infatti, aveva effettuato test di verifica degli account in Perù, Cile e Costa Rica per arginare il fenomeno condivisoni. Quanto apparso nelle FAQ quindi era da riferirsi ad altri mercati, cosa poi confermata dal centro assistenza.
Nella pagina dedicata, in effetti non compaiono più parole che indicano di effettuare l’accesso alla posizione principale ogni 31 giorni. Politica questa, che Netflix aveva introdotto come misura per la verifica di appartenenza al così detto nucleo domestico. Laddove l’aggiunta di nuovi membri sarebbe a pagamento e comunque coloro al di fuori del nucleo dovranno sottoscrivere un nuovo abbonamento.
Come afferma un portavoce del colosso quindi, le nuove regole sono comunque attualmente in vigore, ma non ancora negli Stati Uniti. La confusione era nata perchè, dapprima presenti sul sito, Netflix ha poi rimosso le policy anti-condivisione e verifica account, mercoledì 1° febbraio. Il portavoce di Netflix ha confermato che se e quando la società dovesse apportare una modifica così significativa, non inizierebbe a implementarla senza prima comunicare i dettagli ai clienti.
Quali sono quindi le intenzoni del colosso di video streaming?
Nell’ultimo anno, come detto, il servizio ha testato misure anti-condivisione password in diversi paesi dell’America Latina nel tentativo di trovare le migliori soluzioni prima di lanciarle agli abbonati di tutto il mondo; sfortunatamente per Netflix, come l’idea del blocco totale dei dispositivi, quei test spesso si traducevano in una significativa scontrosità da parte dei clienti.
In accordo con il report finanziario dell’ultimo trimestre, Netflix, prevede di iniziare a diffondere la condivisione a pagamento in modo più ampio. L’attuale condivisione diffusa dell’account (oltre 100 milioni di famiglie) compromette la sua capacità a lungo termine di investire e migliorare il servizio, nonché di costruire business.
Sebbene le condizioni d’uso limitino l’utilizzo di Netflix a un nucleo familiare, l’azienda riconosce che si tratta di un cambiamento per i membri che condividono il proprio account con altri utenti extra nucleo. Per questo motivo gli sviluppatori hano lavorato duramente per creare nuove funzionalità che migliorano l’esperienza di Netflix. Tra queste, la possibilità per i membri di controllare quali dispositivi utilizzano il loro account e di trasferire un profilo a un altro utente.
Nel mentre avviene questa transizione, da Netflix sono consapevoli che il coinvolgimento a breve termine, potrebbe subire un impatto negativo. Proprio perchè alcuni utenti smettono di guardare e non si convertono in membri extra o in account paganti. Tuttavia, la società ritiene che il modello sarà simile a quanto visto in America Latina, con un coinvolgimento che crescerà nel tempo man mano che cresce la grande offerta di programmi. E chi condivide l’account sottoscriverà nuovo abbonemento.