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Strumenti di misura: la nuova gamma di data logger di RS Components

Nel campo della misurazione delle varie grandezze la tecnologia ha permesso di fare degli importanti passi in avanti. Gli strumenti analogici con il passare degli anni sono stati affiancati, ed in alcuni casi rimpiazzati, dalle loro più moderne e performanti versioni digitali; inoltre sono state introdotte delle soluzioni altamente innovative per il monitoraggio e la registrazione dei valori nel corso del tempo.

È proprio questa la funzione principale dei data logger, piccoli dispositivi dotati di microprocessore che sono in grado di misurare, analizzare e tenere sotto controllo la grandezza desiderata. RS Components, azienda leader nel settore della fornitura di componenti industriali ed elettroniche, ha da poco svelato i modelli che compongono la sua nuova gamma di apparecchi per l’acquisizione e la registrazione di dati.

A cosa serve e come si sceglie un data logger

I data logger si distinguono tra loro in base al sensore che integrano ed al tipo di rilevazione che sono in grado di effettuare. Tra le varie soluzioni disponibili, ci sono modelli in grado di rilevare, analizzare e registrare la temperatura, l’umidità, la pressione, l’acidità, l’intensità della luce, il suono, la corrente e la tensione. Ci sono anche dispositivi specifici per la misurazione del tempo di utilizzo.

Un data logger di RS Components per la misurazione della temperatura

Per individuare il data logger più adatto alle proprie necessità è possibile filtrare i vari modelli in base alle loro caratteristiche. Basta impostare il marchio, i parametri di misura, il tipo di sensore, il tipo di interfaccia, il protocollo di comunicazione, le temperature o gli altri valori massimi e minimi supportati, il tipo di display, la durata della batteria, la risoluzione, la precisione e tutte le altre qualità desiderate.

Il funzionamento del dispositivo

Chi vede per la prima volta un data logger potrebbe definirlo come una scatoletta tecnologica. È un dispositivo di dimensioni compatte, che al suo interno ospita una batteria, un sensore (esistono anche i modelli con sensore esterno), un microprocessore ed una memoria. Alcuni dispositivi sono dotati anche di un display e di una pulsantiera, mentre altri devono essere collegati ad un computer per essere gestiti tramite uno specifico software.

Il sensore è in grado di effettuare la misurazione della grandezza desiderata; i segnali analogici rilevati vengono poi convertiti in segnali digitali dal microprocessore ed immagazzinati nella memoria. Tutte queste operazioni vengono eseguite ad intervalli regolari: le varie rilevazioni vengono in seguito riepilogate in una tabella o in un grafico per poter essere studiate ed analizzate tramite l’apposita applicazione.

Come usare un data logger e possibili applicazioni

L’utilizzo dei moderni data logger è abbastanza intuitivo. Per prima cosa bisogna configurare i parametri e dare il via alla registrazione. Il dispositivo deve essere posizionato in modo tale da permettere al sensore di fare il suo lavoro e poi deve essere lasciato in funzione per l’intero periodo che si vuole considerare nell’analisi. Finito questo intervallo di tempo bisogna collegare il data logger ad un computer o ad un altro dispositivo compatibile per scaricare i file registrati e avviare il software di analisi.

Un data logger Android.

Anche se il formato di salvataggio dei dati può avvenire in formati diversi, nell’ultimo periodo si sta andando verso la standardizzazione del protocollo XML. I data logger possono essere utilizzati in diverse situazioni. Giusto per fare alcuni esempi, a livello industriale possono essere utili per monitorare il rispetto dei parametri nella catena del freddo o il mantenimento delle condizioni ideali all’interno dei silos; a livello domestico e negli ambienti di lavoro, il dispositivo può essere utile per rilevare e monitorare la qualità dell’aria e la temperatura interna.

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Redazione