Dark Web: chiuso uno dei più grandi market al mondo
Continua la battaglia europea contro il Dark Web, e questa volta è stato inflitto un duro colpo. Infatti, il Dark Web team dell’Europool è riuscito a chiudere il Wall Street Market (WSM), uno dei più grandi mercati illegali al mondo (il secondo per la precisione), con ben 1.15 milioni di iscritti e 5400 venditori di droghe, malware e altro materiale illegale.
Il team è riuscito a sequestrare tutti i server del WSM, insieme a più di 550 mila euro in contanti, in aggiunta a monete Monero e Bitcoin a 6 cifre. Decisamente non poco, considerando che, nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, una moneta Monero vale €67.18 e un Bitcoin vale €6,158.16.
L’operazione in questione in realtà faceva parte di qualcosa di più grande: la Polizia tedesca è riuscita ad arrestare infatti tre indagati del sito in questione, quella statunitense ha arrestato due grossi narcotrafficanti e la Polizia finlandese ha chiuso in passato un importante nodo, Silkkitie.
Silkkitie, conosciuto anche come Valhalla, era uno dei siti commerciali Tor più vecchi e conosciuti a livello internazionale dove, per diversi anni, droghe e altri beni illeciti sono stati venduti. Dopo essere stato chiuso dalle autorità, molti dei commercianti finlandesi hanno spostato le proprie attività su altri siti illegali della rete Tor, come appunto Wall Street Market.
E cosa succederà adesso?
I risultati sono, evidentemente, molto eclatanti, ma la battaglia è veramente dura. Infatti, secondo alcune testate giornalistiche, i proprietari avrebbero messo in atto un piano d’uscita, riuscendo a sfuggire con il grosso dei soldi.
Dulcis in fundo, sembrerebbe che alcuni membri siano stati ricattati con email in cui li si minaccia di rivelare la loro vera identità, e uno dei moderatori ha fatto trapelare online alcune loro credenziali di alto livello.
Lo scontro dunque non finisce qui, e ne vedremo delle belle nei prossimi anni. Fortunatamente, le Forze dell’Ordine negli ultimi anni hanno avuto il privilegio di riuscire a togliere quel senso di sicurezza che permeava gli utenti del Dark Web, facendoli sentire meno al sicuro.