Cybersecurity e condivisione: nasce la Global EPIC
Adattarsi velocemente agli attacchi, progettare strategie per la risposta e anticipare gli hacker sono speranze che possono diventare realtà. Questo è quanto emerso dalla CYBERSEC, la Conferenza Internazionale sulla Cybersecurity, tenutasi a Cracovia il 10 ottobre scorso.
Durante l’evento è stata presentata la Global EPIC, iniziativa che prevede una piattaforma globale per unire i diversi ecosistemi che si occupano di sicurezza informatica. L’obiettivo è raggiungere una collaborazione globale contro il crimine, sfruttando le capacità delle singole realtà.
I motivi
La cybersecurity è un tema spesso messo in secondo piano, a cui molti danno poco peso. Alla base c’è la convinzione che sia qualcosa di opzionale, di cui occuparsi solo se avanzano tempo e soldi, e non c’è nulla di più sbagliato. Avere un buon sistema di sicurezza è fondamentale, e dovrebbe avere invece massima priorità durante la progettazione.
Le minacce alla sicurezza informatica sono un problema molto diffuso, e non passa giorno che non si verifichi un attacco, più o meno distruttivo: ciò, suggeriscono gli esperti, è chiaro indice di fallimento da parte dei moderni approcci di cybersecurity.
A causa del generale scarso interesse, il settore risulta essere debole in professionisti e innovazione. La Global EPIC si propone di unire le capacità e le conoscenze dei diversi nuclei di ricerca per offrire benefici sia globalmente sia, di rimando, localmente.
Poiché i diversi ecosistemi sono specializzati ciascuno in un’area specifica, essi non riescono sempre a far fronte a tutti gli attacchi: globalizzando l’esperienza è possibile sopperire alle proprie mancanze, sfruttando le conoscenze altrui.
Gli obiettivi dell’iniziativa
Le singole realtà partecipanti si impegnano a creare e adottare approcci world – changing per far fronte alle diverse sfide sulla sicurezza, sia attuali che future. La volontà è di combinare esperienze e figure esperte per sviluppare nuove soluzioni, effettuare ricerche e influenzare la comunità definendo standard globali.
La Global EPIC ha definito diversi aspetti chiave su cui fondare il progetto. Essi comprendono in primis l’obbligo, per ogni ecosistema, di condividere con gli altri le proprie risorse e processi, oltre che i progetti locali. A questo si aggiunge la necessità di creare programmi per migliorare e coltivare le abilità dei singoli talenti. Un ruolo centrale sarà occupato dalle analisi per migliorare l’anticipazione di minacce emergenti e avere tra le mani gli strumenti adatti per fargli fronte.
L’organizzazione, correntemente composta da 14 ecosistemi, vuole raggiungere 50 membri per ottobre 2020. Le nazioni attualmente coinvolte sono Israele, Regno Unito, Olanda, Canada, Stati Uniti, Polonia, Spagna, Costa Rica, Singapore e l’Italia, con il Politecnico di Torino.