Il sipario si è appena chiuso sulla quindicesima edizione dei giochi paralimpici di Rio de Janeiro, ma presto si riaprirà sulla prima edizione della Cybathlon. A differenza delle paralimpiadi, i partecipanti alla Cybathlon potranno usare dispositivi e tecnologie all’avanguardia, come gambe e braccia elettroniche, esoscheletri, e sedie a rotelle intelligenti. Il Cybathlon 2016 si svolgerà a Zurigo il prossimo 8 ottobre. Italia e Stati Uniti faranno coppia nella sezione dedicata alle protesi elettroniche per mani e braccia. Il pilota americano di 28 anni Clint Olson gareggerà indossando la SoftHand Pro, la mano robotica sviluppata da una collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e il Centro di Ricerca “E. Piaggio”, dell’Università di Pisa.
Obiettivo della manifestazione, organizzata dal Politecnico federale (ETH) di Zurigo in collaborazione con il centro di competenza nazionale sulla ricerca in robotica (NCCR Robotics), non è solo premiare il risultato sportivo, ma anche incoraggiare ricercatori e produttori a realizzare dispositivi tecnologici in grado di aiutare meglio e più efficacemente le persone con disabilità fisica nelle loro attività quotidiane. La competizione metterà alla prova i dispositivi in attività legate alla vita di tutti i giorni. Ad esempio, la gara a cui prenderà parte Olson con la SoftHand Pro, consisterà nell’eseguire compiti semplici come cambiare una lampadina o apparecchiare la tavola.
Ad accompagnare Clint Olson a Zurigo la squadra della“SoftHand PRO”, composta da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, dal Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa, e da QBrobotics, spinoff dell’IIT e dell’Università di Pisa, che attualmente lavora allo sviluppo e alla commercializzazione della Softhand. “Il progetto SoftHand“, racconta Sasha Blue Godfrey, ricercatrice all’IIT di origine statunitense che guiderà il team italiano durante la competizione, “nasce tra i laboratori di Pisa e Genova dal gruppo di ricerca guidato da Antonio Bicchi, con l’obiettivo di costruire una mano robotica antropomorfa semplice, robusta e altamente funzionale.”
La Softhand Pro è stata testata su molti pazienti nei migliori centri prostetici, dall’Italia agli Stati Uniti, inclusa la prestigiosa Mayo Clinic del Minnesota. Proprio durante questi test, i ricercatori hanno conosciuto Clint Olson, 28 anni originario dello stato del Minnesota, nel nord degli Stati Uniti. Quando Clint ha provato per la prima volta la mano robotica SoftHand Pro ha mostrato da subito grande abilità, facendo in breve tempo incredibili progressi. I ricercatori gli hanno dunque chiesto di essere il pilota del team italiano alla Cybathlon. “Partecipare al Cybathlon”, afferma Olson, “è un’opportunità unica di contribuire a far compiere un passo avanti alla tecnologia protesica, cimentandosi in un ambiente competitivo, su azioni quotidiane, come appendere un vestito o aprire un barattolo, che però possono essere molto difficili da compiere per persone con disabilità.”
Intanto il progetto SoftHand Pro va avanti. Tra poche settimane la mano robotica sarà disponibile anche per i pazienti del Rehabilitation Institute of Chicago, e successivamente negli ospedali di Houston e di Miami. Il primo impulso al progetto è arrivato nel 2012, quando Antonio Bicchi ha ottenuto dal Consiglio Europeo della Ricerca il prestigioso finanziamento ERC Advanced Grant. Successivamente, grazie al finanziamento europeo per il progetto “SoftPRO” (www.softpro.eu) nel 2015, la mano è stata studiata e sviluppata per un uso protesico.
SoftHand Pro team @ Cybathlon 2016
Sasha Blue Godfrey, Ricercatrice a IIT, Cybatlhon Team Leader
Manuel G. Catalano, Ricercatore a IIT, Sviluppo Hardware
Matteo Rossi, Dottorando a IIT, Controllo e test
Cristina Piazza, Dottoranda presso Università di Pisa, Sviluppo di Meccanica e Controllo
Alessandro Raugi, Ingegnere a qbrobotics, Controllo e sviluppo software
Clint Olson, Pilota
Maria Rosalie Bellin, Secondo Pilota e fotografo del team
Antonio Bicchi, Senior Researcher a IIT e professore ordinario all’Università di Pisa, Supervisore