Credo360: nasce l’app per recensire le persone, come in Black Mirror
Transazioni monetarie, passaggi in macchina, compravendite. Avere a che fare con degli sconosciuti spaventa molti di noi ancora oggi, e per questo cerchiamo di tutelarci in ogni modo. Credo360 arriva per risolvere questo problema, offrendo un sistema di valutazione della persona in modo da visionarne l’affidabilità.
Il modus operandi ricorda molto l’applicazione vista nella serie televisiva Black Mirror, in cui tutte le interazioni interpersonali vengono votate. La votazione viene effettuata in completo anonimato, ed è anche possibile lasciare recensioni.
Credo360: in che cosa consiste
Irakliy Khaburzaniya, CEO di Credo360, ha spiegato in una discussione su reddit cosa offre l’applicazione. Il problema di partenza è la mancanza di affidabilità quando si ha a che fare con degli sconosciuti. La soluzione, a suo dire, è una piattaforma open di reputazioni e transazioni.
Con Credo360 è possibile visionare la credibilità di una persona con cui si vorrebbe concludere una transazione, ed eventualmente portare a termine la stessa. L’utente può poi valutare l’esperienza avuta con l’altro, così da arricchire le informazioni sulla persona.
Ogni utente registrato ha un CredoID univoco e un CredoScore che indica la sua reputazione. Il punteggio va da 0 a 360, ed è influenzato da diversi fattori, come ad esempio la quantità e la frequenza delle interazioni. Le votazioni degli utenti non sono tutte uguali, ma hanno un peso diverso a seconda del livello di affidabilità di chi vota e di quante transazioni ha concluso.
Si potrebbe pensare che un sistema di votazione del genere esista già, prendendo come esempio eBay o AirBnB. La differenza fondamentale è che in Credo360 la votazione appartiene alla persona, che può quindi utilizzarla per qualsiasi transazione, su ogni piattaforma e anche nella realtà.
I feedback e la reputazione
Come è possibile aumentare la propria reputazione? Un utente appena registrato ha un livello di reputazione provvisorio, valido per due settimane. In questo lasso di tempo, egli può aggiungere persone al suo cerchio della fiducia, raccogliere valutazioni da parte di amici e costruire così il livello di reputazione di partenza.
In Credo360, si può votare la reputazione di una persona in qualsiasi momento solo se si è amici su Facebook, altrimenti è prima necessario concludere una transazione per valutarlo. Ciò serve per mitigare il rischio di votazioni non veritiere.
Per inserire una vera e propria recensione ad un utente, invece, è necessario aver effettuato una transazione o avere avuto un ingente numero di interazioni con esso.
Un futuro che ci fa paura?
Molti hanno paragonato l’applicazione a quella vista nell’episodio “Caduta Libera” di Black Mirror. Qui chiunque vota la popolarità degli altri in stelline, e l’indice di gradimento determina fortemente la posizione del singolo nella società. Una distopia che appare non troppo lontana dalla modernità.
Sebbene ricordi molto questa applicazione, Credo360 non offre quel livello di dettaglio. Sono infatti prese in considerazione solo le transazioni, non le microinterazioni di tutti i giorni. La reputazione è legata esclusivamente all’affidabilità delle interazioni importanti (compravendite, servizi offerti, eccetera), e non al comportamento quotidiano della persona.
In un mondo di social e visibilità, è lecito pensare a dei risvolti più estremi, magari da parte di altri sviluppatori. Come per tutte le cose, però, sta a noi agire con coscienza.