Per poter comprendere al meglio cosa si intende quando si parla di Ingegneria Elettronica, proviamo a fare un tuffo nel passato: l’elettronica nacque verso la fine del 1800, con le prime trasmissioni radio di Marconi. Essa ha consentito principalmente lo sviluppo della comunicazione e dell’informazione ed è stata caratterizzata da tempi di sviluppo molto celeri.
I campi di applicazione sono innumerevoli, dall’industria automobilistica, all’ambito delle fonti di energie rinnovabili (ad esempio per gli impianti fotovoltaici), passando ovviamente per i sistemi di telecomunicazione ed informatici. Proprio per la sua poliedricità questa branca dell’Ingegneria si basa su una formazione e, quindi, un percorso di studi multidisciplinare.
Volendo entrare nello specifico e per dare una definizione ‘scolastica’, il compito fondamentale dell’ingegneria elettronica consiste nell’applicazione ed integrazione dell’elettronica e dei suoi metodi per la risoluzione di problemi di diversa natura: dalla progettazione di apparecchi radio e TV, alla gestione e programmazione di computer, al controllo automatico, alla bioingegneria.
Per quanto ogni corso di laurea sia caratterizzato dalle sue peculiarità, gli esami e gli argomenti fondamentali riguardano i circuiti: analogici, digitali, integrati, etc.
Spesso accanto al termine ‘elettronica’ si trova abbinato il termine ‘telecomunicazioni‘, e non a caso. Per questo i corsi di laurea prevedono, oltre ai corsi di nozioni fondamentali per l’Ingegneria, anche corsi che riguardano il modo in cui l’informazione viene scambiata fra diverse entità (i percorsi di studio tratteranno, dunque, i campi elettromagnetici, le tecniche di codifica, la modulazione dei segnali, etc.).
E’ opportuno a questo punto sottolineare alcune differenze tra l’ingegneria elettronica e quella elettrica. Sulla base dei piani di studi adottati dalla maggior parte delle Università italiane, in ambito accademico, l’ingegneria elettronica si distingue dall’ingegneria elettrica perché la prima fa parte del settore dell’Ingegneria dell’Informazione, mentre la seconda di quello Industriale.
Gli sbocchi lavorativi sono molteplici, sia perché la figura professionale dell’Ingegnere Elettronico è versatile, sia per la capillare diffusione dell’elettronica nei servizi e nell’industria.