Consumi energetici, non pensare subito agli elettrodomestici grandi come vampiri | I veri killer sono piccolissimi: se li conosci, li eviti

Consumi energetici in bolletta

Consumo energetico e costi in aumento (Canva/Freepik foto) - www.systemscue.it

Le bollette dell’elettricità schizzano alle stelle? La colpa non è solo dei grandi elettrodomestici. Ecco chi sono i reali “succhiatori” di energia

Nel corso delle ultime stagioni, i consumatori si sono trovati costretti a fare i conti con bollette dell’energia contrassegnate da costi di consumo a dir poco folli, lievitati in maniera impressionante già solo rispetto a pochi anni prima.

I motivi sono da ricercare soprattutto nella situazione di crescenti tensioni politiche che sta riguardando il mondo intero da ormai diversi anni. Una “mazzata” decisiva è stata rappresentata dal Conflitto Russo-Ucraino, che ha determinato un arresto nella fornitura di gas da Mosca verso l’Italia.

I cittadini sono più che mai in allarme, quasi spaventati di vedere ciò che il calcolo mensile delle spese per le utenze domestiche ha riservato per loro. Questa situazione sta mettendo in ginocchio sempre più famiglie, che non riescono a trovare il modo per uscirne.

E se vi dicessimo che, in realtà, alleviare la situazione degli spropositati costi non è poi così impossibile? Sarà sufficiente informarsi quanto basta sulla classe energetica dei propri elettrodomestici e mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti.

Ecco perché consumi così tanto

L’attenzione dei consumatori piomba immediatamente su quelli che, si può ipotizzare, siano gli elettrodomestici casalinghi che sono in grado di consumare un maggior quantitativo di energia, portando ad un’impennata dei costi in bolletta. E’ normale che di primo impatto gli utenti inquadrino gli elettrodomestici più ingombranti, quali lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie, come in grado di produrre un consumo particolarmente elevato. E non si tratta di un’intuizione errata, ma a dirla tutta, la realtà è un’altra.

Esistono, infatti, alcuni elettrodomestici che mai si potrebbe pensare responsabili di costi finali spropositati in bolletta. Dispositivi elettrici che fanno parte della nostra quotidianità senza nemmeno farci caso. Se i “giganti” dell’elettricità precedentemente citati, pur rivelandosi essenziali, non vengono utilizzati costantemente, ce ne sono tanti che sono in grado di produrre gli stessi identici consumi, incrementati dall’usufrutto costante, prolungato e spesso moltiplicato, data la presenza di più modelli di uno stesso dispositivo elettronico all’interno della maggior parte delle abitazioni.

Cellulare batteria
Cellulare in carica (Freepik foto) – www.systemscue.it

Quali accortezze mettere in pratica?

L’esempio principe di tale categoria? Gli smartphone e i relativi caricatori. Se pensavate che per via della loro praticità e compattezza non fossero in grado di contribuire in modo determinante alla lievitazione dei prezzi in bolletta, vi sbagliavate di grosso! C’è da considerare, soprattutto, che i cavi di ricarica restano costantemente attaccati alla presa, nella maggior parte dei casi, e ciò rappresenta un comportamento che dovrebbe assolutamente essere evitato al fine di ridurre le spese dell’elettricità alla fine del mese. E il discorso vale per tutti i piccoli apparecchi tecnologici, comprendendo anche le cuffie bluetooth, gli smartwatch, i tablet, i computer e chi più ne ha più ne metta.

Considerate una casa in cui vivono 4 persone, con a proprio carico, in media, almeno 3 o 4 caricatori, riuscirete tranquillamente a comprendere quanto la fitta presenza e l’utilizzo di tali dispositivi si riveli, alla lunga, estremamente dispendioso. Infatti, c’è da dire che i caricatori non comportano un dilapidante consumo energetico, ma è la continuità di utilizzo e la presenza di molteplici dispositivi in un singolo ambiente domestico a determinarne uno spreco maggiorato. E’ semplice, in questo caso, intervenire per garantire un sostanzioso ribasso, ad esempio evitando di tenere continuamente in carica i dispositivi o preferire, comunque, l’utilizzo di ciabatte multipresa.