Uno dei motivi principali per cui a volte si rinuncia a comprare un sistema di allarme è rappresentato dalla paura di spendere troppo. Ma ha davvero senso mettere a repentaglio la propria sicurezza per evitare di sborsare poche centinaia di euro? Lo abbiamo chiesto agli specialisti di Antifurtocasa.biz, che conoscono il settore degli antifurti casa meglio di chiunque altro.
Non si tratta certo di un compito semplice, anche in considerazione della quantità di accessori con cui si ha a che fare e del livello di complessità dei progetti di sicurezza che si può essere chiamati ad affrontare. Diciamo che si possono evidenziare le differenti fasce di costo, sulla base non solo delle diverse marche che il mercato propone, ma anche di una valutazione dei componenti che devono essere installati. Ovviamente poi c’è da tenere conto anche dei costi di manodopera che sono applicati dagli installatori.
Ci sono antifurti che costano solo 150 euro, ma diciamo che nella fascia di prezzo più bassa non si superano i 300 euro. Poi c’è una fascia intermedia, con prezzi che oscillano fra i 300 e i 500 euro, e infine per degli impianti semi professionali si arriva a cifre fino a 1000 euro. Ovviamente ogni eventuale variazione può incidere sulla spesa finale: aspetti importanti da tenere in considerazione sono, per esempio, il tipo di tecnologia supportata e il numero di ingressi che possono essere collegati. Per quanto riguarda la tecnologia, sono due le soluzioni a disposizione: quella wireless e quella filare. Ebbene, la spesa aumenta nel momento in cui si ha a che fare con un sistema a doppia frequenza.
Certo che sì. È vero che i prezzi non sono particolarmente elevati, ma è altrettanto vero che per essere certi di avere a che fare con soluzioni efficienti e in grado di garantire una certa qualità non si dovrebbe spendere meno di 50 euro per i rilevatori PIR passivi da interno, a meno di non trovare sul mercato soluzioni scontate, ma comunque non inferiori a 30 euro. Si spende un po’ di più per i rilevatori PIR attivi, in quanto c’è da tenere conto anche della presenza del ricevitore. Non bisogna dimenticare che i sensori da esterno devono essere progettati e realizzati in modo da risultare protetti rispetto agli atti vandalici e agli agenti atmosferici. In questo caso le cifre ballano tra gli 80 e i 200 euro, ma sono più elevate per le grandi distanze e per i sensori a doppia tecnologia.
I combinatori telefonici si possono comprare a un prezzo che va da un minimo di 130 euro a un massimo di 200, anche se nella maggior parte dei casi essi risultano già installati dentro la centralina del sistema di allarme. È possibile scegliere fra due tipologie differenti: i combinatori telefonici per linea cellulare GSM e i combinatori telefonici per linea fissa PSTN.
Passando alle sirene di allarme, invece, non si dovrebbero spendere più di 60 euro nel caso delle sirene da interno. Diverso è il caso delle sirene da esterno dove le cifre aumentano fino a 150 euro, contando non solo l’allarme acustico ma anche quello visivo dotato di lampeggiante. Infine ci sono i contatti magnetici, che però sono i componenti che richiedono la spesa più bassa: al massimo 30 euro per i modelli di qualità più elevata, destinati a essere collocati sui portoncini, sulle porte, sulle tapparelle, sulle serrande e sulle finestre.
Quelle più economiche richiedono un esborso inferiore ai 100 euro, a prescindere dal fatto che si decida di optare per un modello cablato o per uno wireless. È chiaro, comunque, che per una soluzione di qualità più elevata si deve essere pronti a spendere un po’ di più, fino a 200 euro, per arrivare agli oltre 1000 euro richiesti per i modelli semiprofessionali. A cambiare sono la possibilità di zoom e la luminosità della lente.