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Il commissario UE Breton invia una lettera a Musk per contenuti illegali e disinformazione su X

Elon Musk, rinomato imprenditore e visionario tecnologico, è celebre per essere il fondatore o co-fondatore di numerose aziende di grande successo nell’ambito tecnologico, tra cui SpaceX, Tesla, Neuralink, The Boring Company, OpenAI e SolarCity. Oltre a queste imprese, è noto per le sue audaci prospettive sul futuro, che abbracciano la colonizzazione di Marte, l’integrazione uomo-macchina e la transizione verso un’economia sostenibile basata sull’energia.

Tuttavia, non tutti condividono la sua visione. Il Commissario Europeo Thierry Breton ha inviato una lettera di critica a Elon Musk in merito ai contenuti potenzialmente fuorvianti presenti su una delle sue piattaforme. Esaminiamo le accuse e cosa comportano per questa piattaforma sociale.

La lettera della Commissione Europea contro Elon Musk

La Commissione Europea prende una posizione netta nei confronti di Elon Musk. Il Commissario al Mercato Unico, Thierry Breton, ha inviato una lettera all’imprenditore, titolare di X, accusandolo di diffondere contenuti illegali e disinformazione.

Secondo la Commissione, Elon Musk non ha risposto prontamente alle segnalazioni riguardanti i contenuti illegali, in particolare per quanto riguarda le immagini violente diffuse in seguito all’attacco di Hamas in Israele. La lettera afferma inoltre che sul social X circolano contenuti falsi, come vecchie immagini di conflitti armati non pertinenti o filmati militari che in realtà provengono da videogiochi.

La comunicazione si conclude con un invito a Elon Musk a presentare entro le prossime 24 ore le misure che intende adottare in merito, con la sua risposta inclusa nel file di valutazione della conformità alla DSA. Musk ha 24 ore di tempo per contattare le autorità competenti, tra cui l’Europol, e rispondere alle contestazioni che gli sono state mosse. Si fa notare inoltre che in caso di futuri comportamenti non conformi, saranno applicate sanzioni.

Le tensioni era già tante tra Elon Musk e l’Europa infatti, recentemente, il fondatore di Tesla ha manifestato interesse per l’emergenza migratoria in Italia, esprimendo forti critiche verso la Germania per la sua posizione nei confronti delle ONG, alle quali Berlino ha concesso finanziamenti. I messaggi di Elon Musk rivolti al governo tedesco sono stati molto espliciti. “Il popolo tedesco è al corrente?”, aveva interrogato il magnate con un tono deliberatamente provocatorio.

Da Twitter a X

Verso la fine di luglio, Elon Musk ha sorpreso tutti cambiando il logo di Twitter da un uccellino blu a una luminosa X. Questa decisione ha suscitato varie domande, e le risposte possibili ruotano intorno a un omaggio alla sua azienda spaziale, SpaceX, che ha rivoluzionato l’industria aerospaziale con i suoi razzi riutilizzabili e l’ambizioso obiettivo di colonizzare Marte.

Inoltre, l’utilizzo della X potrebbe suggerire un senso di mistero riguardo alle future direzioni di Twitter. Questo simbolo evoca l’idea di qualcosa di sconosciuto, di inesplorato, invitando gli utenti a essere curiosi e a rimanere attenti alle prossime novità. Elon Musk ha in mente di trasformare Twitter in una super app simile a WeChat. L’imprenditore mira a ristrutturare la piattaforma in modo da renderla un hub completo per gli utenti, offrendo servizi che spaziano dai pagamenti allo shopping e alla messaggistica.

Sviluppi futuri

Come affronterà il visionario Elon Musk l’ammenda inflitta dalla Commissione Europea? Senz’altro, c’è un limite temporale entro il quale dovrà rispondere e comunicare le sue prossime strategie per contrastare la diffusione di disinformazione sulla piattaforma X. Questo non rappresenta la prima volta che Elon Musk, attraverso i suoi social, inizialmente Twitter e ora X, viola il codice di condotta sulla disinformazione, suscitando reazioni negative dalle istituzioni europee. Dunque, riuscirà a risolvere questa situazione o dovrà affrontare sanzioni?

Published by
Valentina Maria Barberio