Colloquio di lavoro, la domanda su cui scivolano tutti i candidati | Spiazza tutti con questa risposta

Colloquio di lavoro (Depositphotos foto)

Colloquio di lavoro (Depositphotos foto) - www.systemscue.it

Colloquio di lavoro, la domanda su cui inciampano tutti i candidati: non farti cogliere impreparato e rispondi così. 

Cercare un lavoro nuovo è una di quelle esperienze che mettono a dura prova chiunque. È un misto di speranza, ansia e preparativi senza fine: sistemare il curriculum, scegliere l’outfit giusto, pensare a tutte le domande che potrebbero farti. Insomma, un vero e proprio tour de force. Però, nonostante tutto, può capitare che qualcosa vada storto proprio nel momento clou.

Sì, perché durante un colloquio non conta solo rispondere bene, ma anche capire cosa ti sta chiedendo davvero chi hai di fronte. Gli intervistatori sono esperti nel mettere alla prova: a volte basta una domanda un po’ strana per metterti in crisi, magari proprio quando pensavi di avere la situazione sotto controllo. Loro non cercano solo le tue competenze, ma vogliono vedere come te la cavi sotto pressione.

Ed è qui che molti di noi si incastrano. Capita di voler fare bella figura a tutti i costi, di voler rispondere in fretta per dimostrare sicurezza, ma in realtà quello che succede è che perdiamo lucidità. E sai qual è il risultato? Scivoliamo su una domanda che, col senno di poi, sembrava persino banale.

Prepararsi a un colloquio non vuol dire solo imparare a memoria le risposte giuste o conoscere tutto sull’azienda. È anche saper ascoltare con attenzione, fare un respiro profondo e pensare prima di aprire bocca. Facile a dirsi, vero? Eppure, è proprio questo l’errore che frega quasi tutti.

Le domande semplici che nascondono tranelli

Negli ultimi anni, le aziende si sono fatte sempre più astute. Durante i colloqui non si limitano a chiederti delle tue esperienze o competenze, ma cercano di metterti alla prova in modi più sottili. Alcune domande sono delle vere e proprie trappole, create apposta per vedere come ragioni e quanto sei attento.

Il problema è che spesso, presi dall’ansia, rispondiamo senza riflettere troppo. E questo è un grosso rischio. Sai quando ti scappa quella risposta che ti sembrava giusta ma che, ripensandoci a freddo, non aveva proprio senso? Ecco, è esattamente quello che succede a tantissimi candidati.

Colloquio di lavoro (Pixabay foto)
Colloquio di lavoro (Pixabay foto) – www.systemscue.it

La domanda trabocchetto che spiazza chiunque

C’è una domanda, in particolare, che manda in tilt praticamente tutti. Sembra una cavolata, ma ascolta qui: «Se hai 5 penne e io te ne presto 2, quante ne hai?» Facile, no? Viene spontaneo dire “7”, ma è proprio quello che vuole l’intervistatore.

In realtà, la risposta corretta è “5“. Perché? Beh, quelle due penne che ti prestano non sono davvero tue, restano sempre di chi te le ha prestate. È un trabocchetto, e serve solo a vedere se stai ragionando o se ti lasci prendere dalla fretta. Questa domanda non è lì per caso: è fatta apposta per misurare la tua capacità di attenzione e di pensiero critico. E se vuoi superare il colloquio, devi restare lucido e non farti fregare dai nervi.