Clonati i chip NFC dei dispositivi mobili, la truffa per effettuare transazioni non autorizzate dal tuo smartphone con un clic
Fai molta attenzione a questa nuova truffa: il malware NGate sfrutta la tecnologia NFC per rubarti i dati personali.
Negli ultimi tempi, una nuova minaccia informatica ha iniziato a diffondersi nel mondo digitale, attirando l’attenzione di utenti e professionisti della sicurezza informatica. Sempre più persone fanno affidamento sui loro dispositivi mobili per gestire transazioni finanziarie, sicure che la tecnologia possa proteggerli.
Tuttavia, dietro questa fiducia si nascondono nuove forme di attacchi sempre più sofisticati. L’uso di tecniche di ingegneria sociale è diventato comune tra i criminali informatici, che sfruttano l’ingenuità degli utenti per rubare informazioni sensibili. Questi attacchi sono spesso così ben strutturati da sembrare completamente innocui, fino a quando non è troppo tardi.
L’elemento centrale di questi attacchi è la capacità dei criminali di infiltrarsi nei dispositivi senza destare sospetti. Approfittano di vulnerabilità spesso sconosciute o non corrette, inducendo le persone a installare software dannoso. La tecnologia NFC, utilizzata per pagamenti rapidi e sicuri, diventa uno degli strumenti preferiti per perpetrare queste truffe.
Le vittime di questi attacchi scoprono solo troppo tardi l’intrusione, poiché il malware agisce in silenzio, senza alcun segnale evidente di attività sospetta. Questo rende particolarmente difficile individuare il problema prima che sia troppo tardi. Mentre il dispositivo continua a funzionare normalmente, il virus lavora nell’ombra, sottraendo dati e inviandoli ai server controllati dagli hacker. Le transazioni fraudolente avvengono in pochi istanti, e spesso le vittime si rendono conto della compromissione solo quando verificano i propri estratti conto bancari o si accorgono che i loro risparmi sono stati svuotati.
Il crescente pericolo del furto di dati
In questo scenario, la sottrazione di dati sensibili come quelli delle carte di credito è in aumento. La tecnologia NFC, pensata per facilitare i pagamenti e velocizzare le transazioni, si sta rivelando un’arma a doppio taglio. I criminali informatici hanno sviluppato nuovi metodi per sfruttare questa tecnologia, trasformando un semplice telefono in uno strumento per rubare informazioni personali senza contatto diretto.
Ogni volta che una carta viene avvicinata a un dispositivo compromesso, gli hacker possono accedere a dettagli come il numero della carta, la data di scadenza e persino i codici di sicurezza, senza che l’utente ne abbia il minimo sospetto. In pochi minuti, i dati rubati vengono utilizzati per effettuare acquisti non autorizzati o trasferire fondi su conti criminali, rendendo il recupero dei soldi un processo lungo e complicato.
La nuova minaccia del malware NGate
Recentemente, è stato rilevato un malware chiamato NGate, che sfrutta la tecnologia NFC per clonare i dati delle carte di credito. Questo malware è particolarmente insidioso perché si nasconde nei dispositivi mobili infettati, attivandosi in modo silente ogni volta che una carta viene utilizzata nelle vicinanze. Una delle caratteristiche più preoccupanti di NGate è la sua capacità di restare inattivo fino a quando non rileva una transazione NFC, momento in cui inizia a raccogliere informazioni in tempo reale.
Gli attacchi iniziano spesso con tecniche di ingegneria sociale, come l’invio di SMS ingannevoli che invitano le vittime a scaricare app dall’aspetto legittimo. Queste applicazioni, spesso camuffate da software bancari o di fintech affidabili, ingannano facilmente l’utente, convincendolo a installarle. Una volta attivato, NGate consente agli hacker di effettuare transazioni non autorizzate e prelevare denaro dagli sportelli automatici senza che l’utente se ne accorga, generando così un ciclo di frodi continuo e devastante.