In Cina arriva una nuova legge per la protezione dei dati personali

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Anche in Cina aumenta l’attenzione per la protezione dei dati personali grazie a una nuova legge varata da poco dal Parlamento. Una grande rivoluzione per il paese e per i suoi cittadini, con lo scopo esplicito di regolamentare la raccolta e l’utilizzo dei dati. Come per il GDPR Europeo, che è stato preso come punto di riferimento, varrà sia per le società del posto che per quelle straniere, con le quali sarà molto restrittiva.

La situazione in Cina alla vigilia della nuova legge

Finora in Cina la protezione della privacy dei cittadini è stata affidata ad alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese. In particolare, il 38 e il 40 sanciscono la protezione della dignità dei cittadini e la libertà e riservatezza delle comunicazioni. Pertanto, seppur legate ai concetti della privacy non rappresentano tale diritto in modo esplicito.

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La privacy è un concetto che si è evoluto, ampliandosi, negli ultimi 100 anni. Oggi si stanno creando leggi, come il GDPR, per garantirne l’integrità.

Quando parliamo di privacy non possiamo non fare riferimento a Stefano Rodotà, per molti aspetti il padre di questa disciplina. In molti anni, questo concetto si è arricchito in base all’evoluzione della società partendo dal “diritto di essere lasciato solo” fino all’ultima definizione del giurista italiano che la definiva come “diritto di non sapere”. Ovverosia la capacità di mantenere sotto controllo le proprie informazioni personali e proteggere la propria sfera privata.

In questo senso, il Codice Civile cinese prevede un diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, soprattutto per tutto ciò che riguarda il trattamento. In aggiunta, trova spazio anche la legge sulla sicurezza informatica del 2017 mentre mancava ancora un vero regolamento che regolasse la gestione dei dati personali.

La nuova legge per la protezione dei dati personali in Cina

La “Legge sulla protezione delle informazioni personali” o PIPL è stata approvata pochi giorni fa dal Comitato Permanente della 13ma Assemblea Nazionale del Popolo, massimo organo legislativo cinese. Come anticipato sopra, la legge è stata richiesta per ridurre e regolamentare la raccolta dei dati personali dei cittadini. Inoltre, serve a colmare un vuoto normativo in tale materia insieme alla legge sulla sicurezza dei dati (che dovrebbe essere finalizzata entro il 2023).

Ispirata al GDPR Europeo è costituita da 70 articoli che trattano fra i tanti i principi di “trasparenza, correttezza, limitazione della finalità, minimizzazione dei dati, conservazione, accuratezza dei dati e responsabilizzazione”. La nuova legge (PIPL) entrerà in vigore il 1° Novembre prossimo per cui ci sarà ancora un periodo transitorio per adeguarsi alle norme appena introdotte.

I principi della nuova PIPL

Centrale è il punto relativo alla ricerca del consenso informato da parte degli utilizzatori dei servizi. Come per il GDPR, l’utente è obbligato a esprimere il proprio consenso per usufruire dei servizi dell’azienda. Il consenso deve essere chiaro ed espresso liberamente così da consentire la massina trasparenza e facoltà di scelta per i cittadini.

L’Assemblea Nazionale del Popolo ha dichiarato che “la personalizzazione è il risultato della scelta di un utente e le vere raccomandazioni personalizzate devono garantire la libertà dell’utente di scegliere, senza costrizioni. Pertanto, agli utenti deve essere concesso il diritto di non utilizzare funzioni di raccomandazione personalizzate”.

La nuova legge cinese prevede regole simili a quelle del GDPR europeo, con una stretta notevole anche per le aziende estere.

Oltre al consenso, un ruolo importante è dato dal trattamento dei dati che dovrà essere limitato al minimo e controllato con una serie di adempimenti. Infatti, le società dovranno limitare la raccolta solo per raggiungere gli obiettivi del trattamento e quindi solo entro tali attività. Inoltre, dovranno essere garantiti controlli periodici sulla conformità e il rispetto delle regole imposte dalla normativa.

Seguiremo con attenzione l’adozione della legge e l’evoluzione delle norme cinesi in materia di salvaguardia e protezione dei dati a tutela dei cittadini.