Cercapersone, l’antesignano dei cellulari si usa ancora in queste strutture | Prende ovunque ed è infallibile
Che fine ha fatto il cercapersone? Ormai da anni sostituito da potentissimi smartphone, il dispositivo ha un vantaggio insuperabile!
I cercapersone, conosciuti anche come pager, sono stati una vera rivoluzione nel campo delle telecomunicazioni. Negli anni ’90, quando i telefoni cellulari non erano ancora ampiamente diffusi, soprattutto tra i più giovani, questi dispositivi erano un mezzo di comunicazione essenziale. Grazie alle loro dimensioni ridotte e alla possibilità di ricevere messaggi in qualsiasi momento, hanno reso la comunicazione a distanza semplice e immediata.
Il loro funzionamento si basava sulle radiofrequenze, che permettevano di inviare brevi messaggi di testo ai destinatari, i quali venivano notificati con un segnale sonoro o visivo. Il destinatario, dopo aver ricevuto il messaggio, sapeva che doveva contattare il mittente o eseguire un’azione. Questo tipo di dispositivo risultava particolarmente utile in un’epoca in cui la connessione mobile non era onnipresente.
Sebbene i cercapersone siano diventati obsoleti con l’arrivo dei telefoni cellulari e degli smartphone, continuano a essere utilizzati in settori specifici. In particolar modo, trovano ancora impiego in ambiti come quello sanitario, industriale e nei servizi di emergenza, dove la copertura mobile può essere inaffidabile o assente. Gli ospedali e le industrie isolati, ad esempio, utilizzano ancora questi strumenti per comunicare in situazioni critiche.
La tecnologia che supporta i cercapersone permette loro di funzionare anche in ambienti dove i cellulari non riescono, come aree sotterranee o molto remote. In questo modo, sono diventati indispensabili in situazioni di emergenza, come quando è necessario mobilitare rapidamente una squadra di soccorso.
Utilizzo in alcuni settori specifici
Oggi, nonostante l’evidente superamento tecnologico, molte strutture sanitarie continuano a fare affidamento sui cercapersone per situazioni d’emergenza. Grazie alla loro affidabilità e alla capacità di superare ostacoli che i telefoni cellulari non possono aggirare, i pager rimangono un’opzione valida in contesti particolarmente delicati. Gli ospedali, in particolare, li utilizzano per allertare intere squadre mediche in caso di arresti cardiaci o altri eventi gravi.
Allo stesso modo, in alcuni ambienti industriali, i cercapersone sono ancora ampiamente utilizzati. In fabbriche isolate o in aree dove la copertura mobile è insufficiente, questi dispositivi rappresentano una soluzione efficace per mantenere le comunicazioni operative. Questo è particolarmente vero in situazioni di rischio, come gli impianti chimici, dove una comunicazione immediata può prevenire disastri.
Recenti sviluppi drammatici
Questa settimana, i cercapersone sono diventati parte di una notizia tragica. Durante un attacco attribuito a Israele, nel sud del Libano, migliaia di dispositivi indossati da membri di Hezbollah sono esplosi simultaneamente, causando la morte di una dozzina di persone e quasi tremila feriti. Questo evento ha portato l’attenzione sui cercapersone, una tecnologia apparentemente innocua, usata in un modo devastante e imprevedibile.
Secondo le prime indagini, i dispositivi erano stati fabbricati da una società di Taiwan, ma le autorità stanno ancora cercando di chiarire come e perché siano stati trasformati in armi in questa tragedia.