L’Italia sta compiendo un passo significativo nel campo del calcolo ad alte prestazioni con la realizzazione del Centro Nazionale di Supercalcolo. Questo progetto pionieristico mira a posizionare il Paese all’avanguardia nel settore della tecnologia informatica, trasformandolo nel primo a disporre di un’infrastruttura nazionale cloud datalake. Questo concetto innovativo combina una rete di trasmissione dati ad alta velocità con l’accesso cloud e infrastrutture distribuite su tutto il territorio nazionale. Queste risorse saranno assegnate dinamicamente e in modo virtuale, ottimizzando l’efficienza delle risorse disponibili in tutta Italia.
Il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, gestito dalla Fondazione ICSC, rappresenta un pilastro fondamentale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia. Questo Centro è uno dei cinque istituiti a livello nazionale, ognuno dedicato a settori cruciali per il progresso del Paese.
Le aree di focus includono simulazioni avanzate, calcolo e analisi di dati ad alte prestazioni (HPC e Big Data), sviluppo in agritech, terapia genica, tecnologie basate su RNA, mobilità sostenibile e conservazione della biodiversità. L’investimento in questo progetto non solo mira a mantenere e potenziare l’infrastruttura italiana in questi ambiti, ma anche a sviluppare metodi e applicazioni numeriche avanzate, con un occhio particolare verso l’integrazione di calcolo, simulazione e analisi dati tramite approcci cloud e distribuiti.
Il Centro si impegna a implementare soluzioni tecnologicamente avanzate, tra cui una rete con velocità superiore a 1 Terabit al secondo e una robusta infrastruttura cloud. Queste innovazioni permetteranno la gestione di attività di ricerca e sviluppo all’avanguardia, sia nel campo scientifico sia in quello industriale. Inoltre, il Centro darà impulso alla formazione avanzata e allo sviluppo di politiche per la gestione responsabile dei dati, promuovendo gli ideali di open data e open science.
Questo approccio multidisciplinare incoraggia sostanziali innovazioni in settori diversi, dalla medicina alla tecnologia dei materiali, offrendo all’Italia un’infrastruttura cloud/HPC condivisa e aperta, che non solo servirà come asset strategico nazionale ma anche come polo di attrazione internazionale.
Il Centro di supercalcolo opera secondo un modello organizzativo Hub e Spoke, che coinvolge università, enti di ricerca, aziende pubbliche e private, distribuite su tutto il territorio nazionale. Il suo obiettivo è aggregare le comunità scientifiche di eccellenza in Italia, strutturandosi su due pilastri principali: le infrastrutture e le aree tematiche.
Questo modello favorisce la collaborazione tra il mondo accademico e quello industriale, creando sinergie che beneficiano sia il sistema di ricerca sia quello produttivo. L’Hub, che si occupa della gestione e del coordinamento delle attività, lavora in stretta collaborazione con gli Spoke, responsabili della realizzazione degli obiettivi del Centro, promuovendo un approccio inclusivo e aperto anche a collaborazioni esterne.
Il Centro Nazionale di Supercalcolo segna una svolta nell’approccio al calcolo e alla gestione dei dati. Gli utenti non dovranno più fare affidamento su computer fisici per l’archiviazione e l’analisi dei dati. Invece, avranno a disposizione sistemi virtuali che verranno assegnati in base alla loro disponibilità, massimizzando così l’efficienza del processo. Questo rappresenta un enorme salto in termini di flessibilità e ottimizzazione delle risorse, che saranno condivise tra tutti gli utenti.
La realizzazione di questo progetto costituirà un modello unico a livello internazionale, basato sulla sinergia di tutte le risorse nazionali e con un ruolo importante delle aziende private. Questa infrastruttura rappresenta un’innovazione senza precedenti nel panorama del calcolo ad alte prestazioni.
Diventato operativo nel settembre 2022, il Centro è attualmente impegnato nella fase di definizione e amministrazione dei piani di sviluppo e di allocazione delle risorse. Si prevede l’upgrade del supercomputer Leonardo del CINECA, l’acquisizione di un computer quantistico, l’ampliamento della rete GARR-T, e la creazione di Centri satellite tematici in varie sedi italiane.
Il Centro conta su oltre 1500 professionisti di alta competenza dai partner della Fondazione, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i giovani. Sono previsti bandi di dottorato e di reclutamento di ricercatori, oltre a open call per progetti innovativi, con un budget complessivo di 64 milioni di euro.
Il Centro mira a supportare la ricerca scientifica e il settore produttivo, promuovendo le carriere dei giovani e iniziative per il superamento del divario di genere. Un significativo 41% del finanziamento totale sarà investito nel Sud Italia, con particolare attenzione alla partecipazione femminile e all’alta formazione.
Questo progetto non solo pone l’Italia come leader nell’innovazione tecnologica, ma rappresenta anche un impegno verso la crescita economica e sociale, promuovendo l’equità e l’inclusione nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico. Con il Centro Nazionale di Supercalcolo, l’Italia dimostra come la tecnologia possa essere un catalizzatore per il progresso a tutti i livelli.