Domotica, con l'IA potrebbe cambiare tutto ora (DepositPhotos) - SystemsCUE
Una ricerca dell’Università di Incheon sembra aver dato una svolta all’AIoT: ecco come potrebbe cambiare il settore con l’IA
È sempre più importante per i ricercatori di tutto il mondo farsi aiutare dall’intelligenza artificiale. Sembra che davvero tanti team in ogni angolo del globo abbiano sperimentato i diversi modi di usare l’IA per ottenere fenomenali risultati in pochissimo tempo.
Ora, a quanto pare, dall’Università di Incheon, in Corea del Sud, è arrivato un importante aggiornamento sull’AIoT, vale a dire l’Artificial Intelligents of Things. Questa scoperta potrebbe far diventare le smart home molto più intelligenti, capaci di rilevare i movimenti all’interno fino a una percentuale di circa il 92%.
Questo vuol dire delle case con sistemi di domotica estremamente avanzati. Ma quali sono i dettagli di questa ricerca? E quali le applicazioni pratiche?
Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo studio pubblicato originariamente su Inu.ac.kr, il sito ufficiale dell’Università di Incheon.
Come si può facilmente intuire, in realtà l’AIoT è la fusione dell’intelligenza artificiale e l’Internet of Things. Il gruppo di ricercatori ha voluto provare a prendere gli aspetti positivi delle tue tecnologie, mescolandole in un’unica cosa che possa dare grossi vantaggi a tutti. In particolare, l’AIoT potrebbe aiutare a raccogliere e analizzare numerosi dati in tempo reale. Questo potrebbe poi portare a case intelligenti sicure, perché capaci di un monitoraggio sanitario protettivo e di una maggiore sicurezza domestica per soggetti a rischio come piccoli e anziani.
Una delle principali funzioni inoltre, è quella del riconoscimento delle attività umane all’interno della casa. Questo potrebbe portare a operazioni comuni e utili come l’accensione automatica delle luci in una stanza. Ancora, l’IA potrebbe servire nei sistemi di domotica avanzata per riconoscere il movimento basato sul Wi-Fi, ottenendo dati precisi per proteggere la privacy e i costi.
Partendo da queste considerazioni, il team di ricerca dell’Università di Incheon guidato dal professor Gwanggil Jeon, ha sviluppato un framework AIoT innovativo, denominato MSF-Net. Quest’ultimo utilizza il deep learning per migliorare ulteriormente il monitoraggio del movimento basato sul Wi-Fi, evitando le interferenze.
Il risultato? Un’accuratezza molto ampia con il riconoscimento delle attività domestiche con una precisione del 91,82%, Se questo sistema dovesse continuare a rispondere positivamente nei test, potrebbe essere lanciato su larga scala. Di conseguenza, si potrebbero avere sistemi intelligenti per il monitoraggio e l’assistenza agli anziani in casa, valutando in tempo reale il loro stato di salute. In alternativa, questo framework potrebbe essere implementato per garantire a tutti in casa una miglior qualità di vita.