Bollette della luce, non farti fregare | Non firmare contratti con loro: sono i peggiori, ti svenano ogni mese

Attento a non firmare contratti dubbi

Non firmare contratti dubbi per l'energia (Canva) - systemscue.it

Stipulare un contratto per l’energia elettrica, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Ecco perché devi stare sempre attento.

Il mancato pagamento di somme dovute è un fenomeno purtroppo diffuso, il quale interessa diversi ambiti: dalle bollette ai tributi fiscali, fino ai prestiti bancari. E sebbene possa sembrare un comportamento appunto irresponsabile, le cause che spingono le persone a non pagare, sono spesso complesse e variegate.

Tanto che, una delle ragioni principali è rappresentata proprio dalle difficoltà economiche. Poiché la perdita del lavoro, spese impreviste, o la riduzione del reddito, possono render difficile rispettare gli impegni finanziari.

In alcuni casi, il mancato pagamento è dovuto a una semplice dimenticanza, o a una cattiva gestione delle scadenze. E la mancanza di organizzazione, e la poca chiarezza nelle modalità di pagamento, possono contribuire a siffatta situazione.

Tuttavia, ci sono casi in cui le persone scelgono deliberatamente di non pagare per protesta, o perché ritengono ingiusto l’importo richiesto. Ragion per cui, problemi con la qualità di un servizio, o incomprensioni con l’ente creditore, possono infatti condurre a questa decisione.

La proposta di una lista nera

Nel settore dell’energia elettrica, si discute sempre più spesso dell’introduzione di una “lista nera” per i clienti morosi: ossia, coloro i quali non rispettano il pagamento delle bollette. Al momento, in Italia non esiste un registro ufficiale di questo tipo, ma la crescente perdita economica causata dai mancati pagamenti, sta esortando autorità e operatori di settore a valutare l’istituzione di un sistema di controllo mediante cui gestire meglio la situazione. Dal momento che, si stima che le perdite ammontino a circa 350 milioni di euro all’anno, per l’energia elettrica, e 300 milioni, per il gas.

Sebbene la lista nera non sia ancora una realtà, il suo funzionamento potrebbe, tuttavia, esser simile a quello di altri settori.In cui i clienti potrebbero restare iscritti per 12 mesi, in caso di mancato pagamento di una o due bollette; e per 24 mesi, se le bollette non pagate son tre, o di più. E durante il periodo di iscrizione, essergli applicate limitazioni contrattuali, come l’impossibilità di attivare nuovi contratti con altri fornitori, fino al saldo completo del debito.

I metodi che hanno i fornitori, per trattare i clienti morosi
Come vien trattata la morosità (Canva) – systemscue.it

Come vien gestita, attualmente, l’inadempienza

In assenza di una lista nera ufficiale, i fornitori adottano quindi diverse misure, per gestire la morosità. Inizialmente, inviando un sollecito di pagamento, seguito da una comunicazione formale tramite raccomandata (corredata da un termine di pagamento). E se il pagamento non vien effettuato, il fornitore può ridurre la potenza al 15%, per 15 giorni. Mentre nel caso di totale saldo mancato, avvenire la sospensione completa della fornitura.

Per proteggersi dai clienti morosi, i fornitori dispongono comunque di alcuni strumenti specifici. Fra questi, il Corrispettivo Morosità (CMOR), il quale consente al nuovo fornitore di applicare una somma aggiuntiva ai clienti che, in passato, hanno lasciato debiti insoluti. O grazie al Sistema Informativo Integrato (SII), anche consultare le informazioni sui contatori attivi, e verificare la situazione dei rispettivi pagamenti.