Blockai – Al giorno d’oggi l’arte e la musica sono afflitte da due grossi problemi:
L’infrazione del copyright e i costi per proteggere i propri diritti d’autore. Questo perchè i diritti d’autore sono gestiti da pochi enti che sfruttano il più possibile la propria protezione, pochi enti che non avrebbero alcun senso di esistere, se non quello di farsi pagare per “garantire” i diritti d’autore. Ora però, c’è una grande novità in arrivo: un mezzo sicuro, trasparente, open source e GARANTITO per proteggere i propri diritti d’autore: Blockai, sviluppato sulla tecnologia Blockchain.
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Blockchain si è dimostrato un ottimo sistema nella garanzia dei diritti di proprietà su un dato, e quindi la garanzia dei diritti d’autore.
Blockai si occupa proprio di questo:
consente tramite il sistema blockchain di garantirsi la proprietà su un’opera di qualsiasi tipo, abbattendo i costi e la burocrazia (burocrazia inesistente, o meglio compresa nel mining, e quindi automatica, sicura e trasparente).
Una volta riconosciuto come metodo valido, sarà possibile infatti garantire anche i relativi diritti d’autore, ed essendo questa la direzione, è anche garantito che a breve verrà riconosciuto come metodo valido, autorizzato e quindi rispettato legalmente.
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La tecnologia blockchain
Una delle più grandi questioni dell’informatica di oggi è proprio questa: come si può utilizzare una delle più splendide tecnologie di tutti i tempi? In quanti e quali ambiti, si può utilizzare un sistema Blockchain?
Inanzi tutto, per chi non lo sapesse, spieghiamo cos’è Blockchain. Conoscerete tutti Bitcoin, la criptovaluta virtuale più famosa, che consente di pagare online completamente anonimi.
Le criptovalute hanno tutte una caratteristica: sono basate sul sistema blockchain.
Funziona in questo modo:
Ogni persona ha un indirizzo univoco. Ogni persona ha un database COMPLETO di tutte le informazioni della rete, cioè tutte le autorizzazioni date ad ogni account, tutte le transazioni fatte dall’inizio della rete, tutti i saldi di ogni indirizzo.
Quello che succede, è che quando una persona vuole fare una transazione, lo comunica alla rete, e TUTTI compiono delle operazioni di verifica sulla transazione, per GARANTIRE che essa sia lecita. Se il 50% +1 della rete accetta la transazione, tutti aggiornano il proprio database con la transazione avvenuta. Quest’operazione è chiamata mining, e consente anche a tutti quelli che la svolgono di guadagnare una piccola percentuale di criptovaluta, in quanto richiede molta potenza di calcolo, e ne richiede sempre più man mano che la moneta viene usata.
Senza addentrarci troppo nei bitcoin, questo tipo di rete ha 3 caratteristiche:
– Sicurezza: crackare la rete richiede l’aver compromesso il 50% degli utenti della rete, che risulta impossibile in quanto bisognerebbe sapere chi sono gli utenti della rete, cosa che non si sa. E la probabilità di trovare agendo casualmente metà degli utenti della rete, è irrisoria a tal punto da ritenersi impossibile.
– Garanzia di proprietà, ma anonimamente: la rete in sostanza si occupa di garantire che un determinato indirizzo abbia la proprietà su un determinato bitcoin, o su una percentuale di esso, il tutto senza sapere di quale indirizzo si stia parlando.
Infatti la caratteristica principale, garantita da tecniche di crittografia, è che tutti possono verificare ogni transazione, senza ottenere informazioni sulla transazione stessa.
–Open Source e distribuita : il sistema blockchain è completamente open source, e basta poco per installarlo e avviare una rete nuova, che se diventasse molto utilizzata, inizierebbe ad acquisire valore di mercato. La rete è peer-to-peer e garantisce funzionamento anche con una continua connessione-disconnessione di nuovi utenti miner.