Batterie al grafene: finirà presto l’era del Litio?
-Articolo a cura di Francesco Clemente
Si sente sempre più parlare di grafene, definito da molti “materiale delle meraviglie” viste le sue caratteristiche davvero straordinarie, come l’essere resistente come il diamante e flessibile come la plastica; è costituito totalmente da atomi di carbonio (cristallo bidimensionale composto da atomi di carbonio posizionati a formare un reticolo esagonale) che ne conferiscono ottime capacità di conduzione; nel 2004 è stato utilizzato per costruire un transistor (invenzione che ha consentito a Andrej Gejm e Konstantin Novoselov di aggiudicarsi il premio Nobel per la fisica nel 2010) e sembra che la nuova frontiera sia il suo utilizzo nel campo delle batterie.
Dongxu Optoelectronics, azienda pechinese, ha presentato l’8 luglio la G-King, prima batteria al grafene al mondo, con una capacità paria a 4800 mAh e tempo di ricarica dell’ordine dei 15 minuti (circa 10 volte più velocemente delle comuni batterie agli ioni di litio).
Un’interessante peculiarità è la vita media di queste batterie che si aggira intorno ai 3500 cicli di carica, ovvero 7 volte in più rispetto alle batterie al litio
Non ci sono informazioni ben precise riguardo il costo e la data di produzione commerciale della G-King ma pare che dovrebbero addirittura costare meno delle batterie tradizionali; unica pecca al momento è l’eccessivo ingombro.
La Dongxu però non è la prima azienda che ha pensato di produrre batterie sfruttando il materiale delle meraviglie; lo scorso anno infatti, Francesco Bonaccorso, Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati (Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, “Graphene Labs”) hanno creato una batteria avente un anodo trattato con inchiostro al grafene ottenendo un incremento dell’efficienza del 25% rispetto alle comuni batterie.
Come era possibile immaginare, la diffusione delle batterie implica che questo nuovo prodotto venga sfruttato in campi differenti, come l’automotive; infatti Grabat Energia, azienda spagnola controllata da Graphenano Group, insieme con la cinese Chint ha prodotto una batteria al grafene per automobili avente caratteristiche incredibili:
– Ingombro: ridotto fino al 30% (rispetto alle batterie al litio)
– Autonomia: 800 km (contro i 400 km di Tesla ed i 250 km di Nissan e Renault)
– Energia immagazzinabile: 1000 Wh/kg
– Tensione in uscita: 2,3 V
– Peso: inferiore ai 100 kg
– Tempo di ricarica: ridotto del 60% (rispetto alle batterie al litio)
– Potenza: 24 kW
Il primo veicolo equipaggiato con questa batteria è la hypercar spagnola GTA Spano prodotta nel 2015 e presentata all’ultimo salone dell’auto di Ginevra (prodotti solo 99 esemplari).
Il grafene pare davvero essere il materiale del futuro, chissà se con il passare del tempo diventerà la nostra realtà.