Siamo degli esseri tridimensionali. Nel mondo del cinema, il 2D non ci bastava più quindi abbiamo inventato il 3D. Mancava sempre qualcosa quindi abbiamo creato il “4D” con l’aggiunta di sensazioni fisiche. Non poteva essere diverso per il suono quindi da qualche tempo l’audio e musica 8D, ci stanno lasciando a bocca aperte.
Prima di cercare di capire cosa siano l’audio e la musica 8D, prendi un paio di cuffie e ascolta questo video:
Fantastico, vero? E’ proprio questo l’effetto desiderato dall’audio 8D. Certo, chiamarlo 8D è improprio visto che il nostro mondo è composto da 3 dimensioni fisiche (più una quarta, il tempo). Per produrre questi brani viene usata una tecnica che consiste nel posizionare l’audio nello spazio a 360 gradi in modo da far credere al nostro cervello che il suono provenga da destra, da sinistra, davanti o dietro. Quindi sarebbe più corretto parlare di audio o musica a 360 gradi.
I suoni binaurali sono stati scoperti nel 1839 da Heinrich Wilhelm Dove, medico e direttore dell’Istituto di Meteorologia Prussiano. Vengono utilizzati per combattere l’ansia e indurre stati di meditazione, anche se ancora oggi ci sono teorie discordanti.
Questa tipologia di suoni stimola il cervello con diverse pulsazioni. I suoni non devono essere troppo alti e troppo discostati come frequenza, altrimenti verrebbero percepiti come due suoni distinti. Per questo motivo, vengono utilizzate frequenze sotto i 1000–1500 Hz, con una differenza tra orecchio destro e sinistro inferiore a 30 Hz, che si dimostrano in grado di produrre l’effetto.
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Quindi possiamo dire che la musica 8D e i suoni binaurali sono due fenomeni diversi. La musica 8D consiste nella sola manipolazione di una traccia audio con l’obiettivo di “spalmarla” in tutti e 360 gradi, per cui abbiamo la sensazione che la musica ci giri intorno, spostandosi di continuo da destra a sinistra e viceversa.
Spesso, con il termine “registrazione binaurale” si intende un modo di riprodurre l’audio di uno specifico ambiente per farti credere di essere immersi in una particolare situazione. Il seguente audio ne è uno degli esempi più famosi:
I passaggi sono molto semplici, infatti troviamo che quasi tutti i brani in 8D sono stati creati e caricati da utenti YouTube. Quindi basterà registrare una traccia audio alla vecchia maniera dopodiché si procede come segue:
Ambisonics è una tecnica inventata negli anni 70 e molto sfortunata in quanto era limitata dalla la tecnologia del suo tempo (semicit.). Questa tecnica è ancora valida, infatti rimane uno dei più completi sistemi di microfonaggio e riproduzione sonora perché permette di conservare tutte le informazioni relative alla spazialità del suono .
Per la registrazione viene utilizzato un microfono omnidirezionale (riprendono il suono da qualsiasi direzione allo stesso modo) posto nel centro e tre microfoni con diagramma polare a 8 disposti secondo le tre direzioni dello spazio. La riproduzione è stereo compatibile dunque può essere effettuata con 4, 3 o 2 altoparlanti.
Questo tipo di microfono viene chiamato Soundfield (campo sonoro) ed è in grado di registrare informazioni sonore relative alle tre direzioni dello spazio. I segnali estratti da questo microfono sono 4: X,Y,Z (a forma di 8, uno per ogni asse dello spazio) e W (ominidirezionale). Per poter gestire questi segnali è necessaria un’unità di controllo che permetta di manipolarli e miscelarli nella maniera desiderata.
Che il termine 8D sia stato preso dal numero di assi dello spazio utilizzato da Ambisonics? È una possibilità ma non possiamo saperlo. “Musica 8D”, e i suoi diretti discendenti: 9D, 16D e 24D, suona bene e perciò ha prodotto scalpore negli ultimi giorni. Dunque, la musica 8D non è niente di particolarmente rivoluzionario, solo un modo diverso di ascoltare i nostri brani preferiti.
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