App Sardegna Sicura: sbarcare e soggiornare in Sardegna
Nelle ultime settimane la regione Sardegna ha tentato diversi metodi per garantire un accesso sicuro all’isola, mettendo in sicurezza la salute dei propri abitanti e dei turisti senza nessuna disparità. Al momento dello sbarco in Sardegna è quindi necessario compilare un questionario, disponibile in italiano, inglese e spagnolo.
La regione Sardegna ha anche sviluppato un’app tramite la quale poter eseguire un tracciamento sia degli abitanti sia dei turisti. L’app Sardegna Sicura è disponibile negli store ufificiali ma attualmente solo in italiano.
L’app Sardegna Sicura non andrà a sostituire il modulo cartaceo, sempre disponibile per chiunque abbia problemi legati alla tecnologia. Nonostante ciò, come riportato dal giornale locale “La Nuova Sardegna”, sono tanti i turisti che hanno scaricato l’app ma purtroppo, almeno per i primi giorni, non è stato fatto nessun controllo. Non è ancora chiaro perciò se si tratti di un’app obbligatoria per poter sbarcare e soggiornare in Sardegna, o se sia facoltativa.
Il questionario
Nel questionario viene chiesto di compilare i propri dati anagrafici e i dati relativi all’imbarco, al soggiorno e all’eventuale ripartenza in Sardegna. I dati saranno memorizzati in un database della Regione Sardegna per soli 14 giorni e saranno utilizzati solo per attuare le misure di contenimento della pandemia.
Prima di inviare il modulo compilato è necessario acconsentire alla dichiarazione di responsabilità. Si ricorda come la dichiarazione del falso possa incorrere in conseguenze civili e penali. Si chiede che il soggetto si impegni a comunicare alle ASL l’insorgenza di sintomi su sè stesso e sui minori per cui ha potestà. E’ inoltre presente un consenso per essere sottoposto a test virologico nel caso dell’insorgenza dei sintomi da Covid-19. Si circorda infine di rispettare le misure di prevenzione: distanziamento fisico e uso della mascherina.
L’app
L’app Sardegna Sicura, facile da installare e usare, è pensata per il tracciamento dei residenti e dei turisti sardi. A differenza dell’app Immuni che utilizza un protocollo anonimo per lo scambio dei dati, Sardegna Sicura utilizza il GPS per monitorare i movimenti. Nella nota informativa della regione, visibile dopo aver avviato il tracciamento ma prima che questo sia effettivo (è necessario dare il consenso all’informativa), è spiegato appunto il trattamento dei dati.
Malgrado il tracciamento avvenga tramite GPS e quindi si abbia uno spostamento più dettagliato rispetto a quello fornito all’app Immuni, avere un quadro dettagliato degli spostamenti di un potenziale positivo, consente una misura più efficace e veloce per il territorio. Nonostante ciò i dati saranno però tenuti al sicuro.
Un database della regione conserverà per soli 14 giorni (tempo di quarantena per il Covid-19) i dati relativi agli spostamenti di ogni soggetto. Questi dati saranno forniti a enti pubblici o privati solo in casi indispensabili per garantire un contenimento dei contagi e quindi una gestione dell’emergenza da Covid-19. I dati inseriti saranno utilizzati nel rispetto del GDPR e solo per monitorare i soggetti interessati. Non viene dichiarato chi siano questi soggetti interessati, ma visti gli organi a cui sono forniti i dati (forze dell’ordine, comuni e ASL) si può intendere come l’analisi del tracciamento avvenga per i soggetti risultati positivi.
Una volta avviato il tracciamento è possibile sospenderlo o bloccarlo. Questa funzione è possibile specialmente per i turisti che una volta lasciata l’isola, ovviamente potranno non essere più tracciati dalla Regione Sardegna.
Oltre al tracciamento nell’app è possibile anche compilare il questionario di imbarco e soggiorno, fornendo gli stessi dati richiesti nel sito web. Anche nell’app è necessario acconsentire alla dichiarazione di responsabilità presente nel sito web.